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«Le Pmi penalizzate dal mancato azzeramento degli oneri di sistema energetici»

ANCONA - Il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, esprime preoccupazione per la scelta operata dal governo nel Ddl Bilancio

Roberto Cardinali

 

Mancato azzeramento oneri di sistema energetici: si teme per le Pmi marchigiane. «Siamo molto preoccupati – spiega in una nota il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali – per la scelta operata dal Governo nel Ddl Bilancio di escludere dal taglio degli oneri di sistema le potenze sopra ai 16,5 kilowatt».

«La norma, che prevede l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico per il primo trimestre 2023 per le utenze domestiche e le utenze non domestiche in bassa tensione e per altri usi, ma solo fino a 16,5 kW, avrà ripercussioni negative per l’industria, le cui utenze sono superiori a tali valori. – prosegue il comunicato – L’allarme è forte soprattutto in una regione, come le Marche, caratterizzata dal comparto manifatturiero con una grande presenza di piccole e medie imprese industriali. L’industria marchigiana ha finora saputo resistere e reagire positivamente alle tante difficoltà emerse a cominciare dalla pandemia, dalla scarsità ed aumento dei costi delle materie prime, ma soprattutto dal rialzo esponenziale dei costi energetici che ha compresso liquidità, redditività e capacità di recupero e di rilancio degli investimenti. Molto più critico si prospetta però lo scenario per il 2023. Il mancato taglio degli oneri di sistema delle bollette di luce e gas sopra ai 16,5 KW colpisce le industrie, soprattutto le piccole, penalizzando il 78% delle Pmi non energivore e non gasivore che rappresentano il motore del Paese. Nonostante risorse e tempi stretti, è indispensabile una adeguata attenzione delle Istituzioni al mondo delle imprese».


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