di Matteo Malaspina
Dopo la versione online degli ultimi due anni, il 28 dicembre dalle 15 alle 19 si torna a varcare la porta dei laboratori del Montani per il tradizionale evento del Tombolone Scientifico, patrocinato dalla Regione Marche, dalla Provincia di Fermo e del Comune di Fermo.
La prima edizione, nel 2007, fu un esperimento didattico innovativo che precorreva i tempie da allora, in un crescendo di attività progettate e con una costante evoluzione del rapporto fra la scuola ed il territorio, la finalità principe è far avvicinare tutti, con un focus sugli studenti più giovani, al fascino della scienza.
«Il Tombolone è un progetto ludico che avvicina la comunità che ruota intorno al Montani alla visione culturale di una scuola e l’aggettivazione ”Scientifico” è la connotazione formativa del progetto – spiega la dirigente scolastica Stefania Scatasta -. Sarà l’occasione di far comprendere come questo progetto culturale si declini in un metodo innovativo. La scommessa della scuola di oggi è quella di mantenere viva visione del Montani di un tempo ma allo stesso tempo innovando».
Un gioco sì, ma che aiuta nell’apprendimento. Un modo di creare lezioni aperte e permettere ai ragazzi di vivere «un’esperienza formativa di apprendimento significativo» la definisce la preside, «grazie al prezioso lavoro dei docenti in quanto risponde ad un bisogno formativo per gli studenti e capitalizzano lo spessore culturale che ciascuno porta a scuola».
COME FUNZIONA?
Il Tombolone è un gioco scientifico con 90 esperimenti. Essi permettono l’apprendimento significativo con un approccio “hands on” durante una esperienza di “edutainment”. I partecipanti ricevono una cartella con 5 numeri corrispondenti a 5 esperimenti. Sotto la guida di uno staff di oltre 300 Tutors (studenti e docenti del Montani), ognuno arriva a fare Tombolone svolgendo le esperienze assegnate e ricevendo un premio adatto alla curiosità scientifica e tecnica, ovvero un numero della rivista Sapere, la più antica rivista di divulgazione scientifica italiana.
«Il fascino della scienza e degli esperimenti stimola la curiosità, che a sua volta stimola l’apprendimento: è questa la catena logica su cui si muove il Tombolone – dice la professoressa Teresa Cecchi -. Quello che il Montani fa è un’esperienza di servizio, un dono alla comunità per far capire che ci si può divertire imparando».
Il principio ispiratore di quest’anno è la sostenibilità. Le pratiche sostenibili sviluppate al Montani in ogni ambito della tecnica verranno scoperte dal pubblico mediante esperimenti interattivi, curati scientificamente ed esteticamente per promuovere creatività ed inferenza.
«Giocheremo il Tombolone con i fiori all’occhiello della tecnologia, con la “MatemaGICA” e con il linguaggio della sostenibilità sia in italiano che in inglese ed anche crittografato. Affronteremo il problema della microplastiche, dello sversamento oleoso in mare, dell’inquinamento sonoro, elettrico ed acustico – continua Cecchi -. Scopriremo le energie rinnovabili, la biodiversità da preservare e quali caratteristiche contraddistinguono una Smart City. Ammireremo un motore azionato da una candela natalizia. Costruiremo l’architettura digitale intangibile cruciale per la sostenibilità. Impareremo a recuperare metalli preziosi dai rifiuti elettronici mediante rifiuti alimentari, spazieremo per mare e per cielo, esploreremo i misteri dell’elettromagnetismo che ci permettono di suonare uno strumento senza contatto e spingere senza toccare».
Un appuntamento che dura da 16 anni e che si inserisce all’interno del cartellone natalizio della città di Fermo, per la soddisfazione dell’assessore Cerretani la quale loda l’istituto per «un format geniale che si ripropone ogni anno diverso, segno di un lavoro gigantesco» e invita tutti a partecipare. Plaude anche Carlo Labbrozzi, presidente degli ex allievi del Montani: «Dietro questo progetto c’è un lavoro di insegnante qualificate, preside molto operativa e ragazzi bravi ed educati. Non è solo un gioco ma un sistema di apprendimento e vedere coinvolti gli studenti in attività scientifiche conferma che il Montani è la scuola numero uno per eccellenza d’Italia».
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