Trasferimento studenti della Scuola Bacci, Pignotti: «Stiamo valutando diverse opzioni»

SANT'ELPIDIO A MARE - Il sindaco: «I locali dell'ex distretto Asur non sono l'unica alternativa ma ce ne sono tre/quattro, tra cui l'ex Tribunale o altri immobili scolastici già esistenti. La scelta non la faccio io, dipende dalle valutazioni e dalle simulazioni che l'Ufficio Tecnico sta facendo».

di Matteo Malaspina

L’argomento del momento a Sant’Elpidio a Mare è dove verranno spostati provvisoriamente gli studenti della Bacci nel momento in cui la struttura dovrà essere abbattuta per tirare su un nuovo edificio scolastico. Nei giorni scorsi è girato un volantino anonimo nel paese che avvisava la cittadinanza che oggi si sarebbe discusso in consiglio comunale “se trasferire i 450 alunni nei locali Asur del condominio Bramucci”. Il pezzo di carta ha scatenato molte reazioni di genitori preoccupati sulla situazione dello stabile, ormai in disuso da molto tempo e con infiltrazioni. In realtà, non è certo che l’edificio che accoglierà gli studenti sarà l’ex distretto e quello che si è discusso questa sera è l’interrogazione presentata dal Partito Democratico che chiedeva al sindaco Pignotti delle risposte sul trasferimento degli studenti.

Il volantino circolato i giorni scorsi

«I locali dell’ex distretto Asur non sono l’unica alternativa a cui abbiamo pensato ma ce ne sono tre/quattro, tra cui l’ex Tribunale o altri immobili scolastici già esistenti. Ma la scelta non la faccio io, dipende dalle valutazioni e dalle simulazioni che l’Ufficio Tecnico sta facendo – spiega il primo cittadino elpidiense in risposta al PD -. Quello che è certo è che lo faremo nel rispetto della sicurezza, dando un buon servizio agli studenti, ricordando comunque che è una situazione temporanea ed emergenziale».

Il comune elpidiense ha ottenuto 11 milioni e mezzi per la demolizione e ricostruzione della Bacci e il tutto deve essere fatto entro il 2026. A settembre Pignotti ha firmato la convenzione e da quel momento, dice, che sta lavorando per trovare una soluzione facendo dei sopralluoghi nell’ex distretto e nell’ex Tribunale. «La priorità è quella di rimanere a Sant’Elpidio a Mare ma non ci sono molte strutture disponibili nel territorio adatte ad accogliere i ragazzi – continua Pignotti -. Sono al lavoro, insieme agli uffici e alla preside, per trovare una soluzione che accontenti tutti i maestri, i genitori e gli studenti. Entro i primi giorni di gennaio avremo le idee più chiare, in base alla valutazione fatta dai tecnici, e saremo in grado di dare una risposta certa».

Sulla proposta del centrosinistra di attuare una traslazione in loco, ovvero costruire la nuova scuola vicino a quella vecchia e demolire la struttura appena terminati i lavori, sul modello dell’Urbani, il sindaco risponde fermamente. «Cosa importante è che stiamo ancora aspettando il progetto del Miur che deve ancora arrivare. Nella progettazione abbiamo scritto, se era possibile, questo tipo di soluzione e quindi non l’abbiamo scartata, anche se è molto difficile percorrerla – spiega Pignotti -. La situazione dell’Urbani a Porto Sant’Elpidio è completamente diversa perché è posta in piano e ha un ampio parcheggio davanti per poter essere attuata, mentre da noi risulta difficile piazzare un’impalcatura vicino all’edificio perché ci sarebbero enormi problemi con la viabilità. Comunque, in questo momento restiamo vincolati alla risposta del Miur ma nel frattempo ci stiamo portando avanti con il lavoro e ci faremo trovare pronti con delle location quando sarà il momento».

Bisognerà attende, dunque, le risposte del Ministero dell’Istruzione e dei tecnici ma la polemica non si placa, con il PD che accusa l’amministrazione di essere “opaca” e i genitori che restano in apprensione finché non verrà trovata una soluzione.


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