facebook twitter rss

Lungomare sud, ecco la proposta degli ambientalisti. «Bene il senso unico, ma non toccate le tamerici» (Ascolta la notizia)

PORTO SAN GIORGIO - Assemblea pubblica degli ambientalisti per illustrare la loro proposta alternativa di riqualificazione del tratto sud del lungomare. «No allo smantellamento dello spartitraffico, più spazio a pedoni e bici». Ad ascoltare anche il sindaco Valerio Vesprini.

di Sandro Renzi

Parola agli ambientalisti. Quella illustrata oggi alla Società Operaia è la loro proposta per il lungomare Gramsci. Osservazioni che il comitato, al quale aderiscono la Fiab, Italia Nostra, Legambiente, ma anche il Comitato di salvaguardia di viale Cavallotti, la stessa Società Operaia e il Comitato Mobilità Sostenibile, hanno messo nero su bianco nel tentativo di dare il loro contributo all’Amministrazione comunale che si sta apprestando a chiudere la partita. Le scadenze del Pnrr non lasciano spazio a tentennamenti.

Spetta a Paolo Intorbida illustrare nel dettaglio la proposta progettuale, partendo dagli appunti all’idea su cui l’Amministrazione di centrodestra ha ottenuto il via libera dalla maggioranza. Non piacciono lo spostamento dello spartitraffico a sud e la previsione di parcheggi su entrambi i lati, piace invece il lungomare a senso unico. «Bene il senso unico con i parcheggi ad ovest ma non togliete lo spartitraffico e soprattutto le tamerici decennali» esordisce Intorbida. Ma le critiche non sono mancate neanche da Luca Romanelli che aprendo l’assemblea pubblica ha rimarcato come su importanti progetti, a partire da quello del porto fino ad arrivare al nuovo lungomare Gramsci, si faccia a fatica ad effettuare un confronto con i cittadini. Capitolo trasporti. Il Comitato invita ad investire su quello elettrico perché compatibile con la mobilità sostenibile. «Diamo maggiore spazio alla pedonabilità ed alla ciclabilità ma anche al trasporto pubblico compatibile sul piano ambientale ed ecologico. E soprattutto non sacrifichiamo spazio a favore dei parcheggi, privilegiamo il passeggio». Questa è per gli ambientalisti la vera riqualificazione che i sangiorgesi si attendono.

Ascolta la notizia:

Le critiche interessano pure le piazzette che dovrebbero sorgere sull’arenile in corrispondenza delle spiagge libere. «C’è la spada di Damocle dell’erosione, quindi suggeriamo poche aree simili e l’investimento delle risorse risparmiate nella realizzazione di nuovi parcheggi». Dando quindi uno sguardo alla proposta degli ambientalisti, il lungomare dovrebbe restare così com’è nel tratto sud, sfruttando la corsia est per ricavarvi la pista ciclabile. E poi trasformare il sistema da parcheggi in linea a parcheggi di prossimità, dove possibile. Esistono infatti grosse aree da adibire a parcheggi pubblici. «Sono previste nel piano del porto, ma anche a piazza Napoli e forse nell’ex Cossiri che può diventare una zona parcheggio». E per il tratto un pò più a nord, fino a via Curtatone, puntare sulle alberature ma non piacciono i parcheggi accanto alla ciclabile. «Idee complementari che con una piccola modifica al progetto elaborato possono essere recepite dall’Amministrazione. Capisco che ci siano problemi di tempo, che ci siano anche difficoltà culturali da superare, ma chiediamo uno sforzo agli amministratori». Ad ascoltare anche il sindaco Valerio Vesprini, e poi gli ex assessori Massimo Silvestrini e Andrea Di Virgilio della passata Amministrazione Loira. E proprio Di Virgilio, che ha rivendicato il lavoro fatto per realizzare la ciclabile sul lungomare, ha rimarcato l’importanza di creare una pista dedicata alle due ruote. «Il lungomare non può essere una strada a scorrimento veloce. Ora abbiamo una possibilità, guardare al futuro e dare al lungomare una prospettiva di ampio respiro. Il mio rimpianto è che quello fatto oggi a Porto San Giorgio si poteva realizzare venti anni fa. Mi auguro pure che l’inversione del senso unico avvenga prima possibile».

Fabio Vallarola, della Fiab, ha invece focalizzato l’attenzione sulla importanza delle ciclabili e sulla necessità di proiettarsi, anche per il lungomare Gramsci, su quello che accadrà nei prossimi 30 0 40 anni. «Le ciclabili, da decreto, dovranno avere una larghezza di almeno 3 metri. Ma se l’incremento turistico crescerà, dobbiamo già pensare al livello ottimo indicato dalla normativa, ovvero 3 metri e mezzo». Maurizio Mattioli della Società Operaia ha invece invitato l’Amministrazione comunale a prestare massima attenzione alla cura del verde e nello specifico alla “manutenzione” delle tamerici che rischierebbero di morire a seguito del loro spostamento. «Se verranno spostate quelle tamerici muoiono» è l’avvertimento di Mattioli.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti