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Sanità e investimenti per il Fermano, Nicolai a Calcinaro: «Così non va, subito un consiglio aperto a teatro»

FERMO - Il consigliere comunale Pd: «Sono a chiedere con forza, di nuovo, al nostro sindaco di radunare tutti gli esponenti politici, sindacali ed associazioni di categoria della Provincia e di indire un consiglio comunale aperto con ampio coinvolgimento della cittadinanza, facendo sentire con determinazione le nostre istanze e soprattutto mettendo in chiaro le giuste responsabilità»

Paolo Nicolai

«Politicamente per il nostro territorio si è concluso un 2022 come avevamo preventivamente pronosticato, da parte della regione a bilancio approvato solo 2,5 milioni di euro per le infrastrutture del nuovo ospedale, ci ritroviamo poi dal report di Asur Marche sulle valutazioni delle aree vaste sanitarie ultimi con 20 punti di differenza dal Piceno».  Inizia così l’intervento del consigliere comunale del Pd, Paolo Nicolai teso a chiedere «subito urgente consiglio comunale aperto nel capoluogo fermano».
«Durante il consiglio comunale di mercoledì – rimarca Nicolai – il nostro sindaco Calcinaro (presidente della conferenza dei sindaci e vice presidente della provincia) con un intervento importante e serio ha stigmatizzato ed attaccato la regione a guida centrodestra e le segreterie di partito che non sono in grado di difendere il Fermano. Siamo d’accordo, ma vorrei evidenziare al sindaco, che spesso in modo superficiale fa di tutta l’erba un fascio pur sapendo che sono 8 anni che governa il capoluogo,che ci sono giunte regionali come quella di Ceriscioli e segreterie di partito che nei 5 anni precedenti hanno messo in campo politiche per far intercettare al nostro capoluogo, compreso il nuovo ospedale, finanziamenti per 140 milioni di euro, come mai successo prima. Nonostante tragedie come il terremoto ed una pandemia hanno realizzato sul territorio ciò che ora la destra regionale sbandiera come case della salute e ospedali di comunità, hanno progettato e finanziato due ospedali, hanno lasciato un progetto embrionale ma politico per emodinamica ed uno realizzato sulla robotica. Certamente molto altro ci sarebbe stato da fare e da lavorare. Ci mancherebbe. Anzichè sulla riforma la destra regionale doveva lavorare su provvedimenti straordinari per risolvere le liste di attesa, la filiera della emergenza, la carenza dei medici di famiglia e delle guardie mediche. In questa fase difficile andava evitata la frammentazione organizzativa con le 7 aziende che sono partite dal 1 gennaio 2023 senza che al timone siano state individuate le direzioni. Calcinaro fino a poche settimane fa sbandierava la centralità di Fermo perché si è svolta la giornata regionale delle Marche al teatro dell’Aquila proprio in tema sanità, con tutti i massimi vertici. Doppia beffa. Allora su quello stesso teatro sono a chiedere con forza, di nuovo, al nostro sindaco di radunare tutti gli esponenti politici, sindacali ed associazioni di categoria della Provincia e di indire un consiglio comunale aperto con ampio coinvolgimento della cittadinanza, facendo sentire con determinazione le nostre istanze e soprattutto mettendo in chiaro le giuste responsabilità».

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