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Con Trasarti e Carlomè il Fermano porta note di pace in Bielorussia

IL CONCERTO a Minsk organizzato dall'imprenditore elpidiense con l'esecuzione di musiche del compositore anche lui elpidiense. Trasarti: «In Italia si parli di più di pace». Carlomé: «Grande apprezzamento come in Italia è raro ricevere»

Lo scorso 5 gennaio al teatro di Minsk, in Bielorussia, è andato in scena un concerto dedicato all’amicizia e alla pace nel mondo. E ad organizzarlo è stato l’imprenditore di Sant’Elpidio a Mare Simone Trasarti che proprio a Minsk ha “Casa Italiana”, una realtà che da sempre, oltre a favorire collegamenti imprenditoriali tra l’Italia e la Bielorussia, organizza eventi culturali di ogni tipo. E questa volta è riuscito a far parlare di pace «perché questa terra vuole pace – racconta Trasarti – è stato un evento che ha smosso le coscienze. Potete immaginare quanto in terra russa sia importante parlare di quest’argomento».

Simone Trasarti (a dx) e Paolo Calromé

E a dare un’impronta ancor più fermana le note del compositore, anche lui di Sant’Elpidio a Mare, Paolo Carlomè. «Sì, i musicisti di Minsk hanno suonato sue composizioni e lui li ha diretti – conferma Trasarti – è stato davvero molto emozionante. Carlomè li ha guidati anche nell’esecuzione dell’inno bielorusso mentre quello italiano è stato diretto da un maestro di Minsk. Il concerto è nato dalla condivisione dell’idea con l’onorevole Zavalei e sponsorizzato dall’imprenditore Stefano Brambilla. E’ stato davvero strepitoso, hanno partecipato anche istituzioni e autorità locali. Sono stati molto apprezzati il coraggio e la forza dell’iniziativa, il coraggio di parlare di pace. Anzi, voglio lanciare un appello ai nostri politici: in Italia se ne parla troppo poco. Abbiamo anche consegnato degli attestati di benemerenza come quello all’ambasciatore bielorusso in Ungheria, Slovenia e Croazia, Vladimir Ulakhovich, che è un grande estimatore delle Marche, o come quello consegnato a un asilo locale che si chiama Montessori e dove viene insegnato il metodo».

«E’ stato davvero emozionante – le parole del maestro Carlomè – sentire le mie musiche eseguite magistralmente dagli allievi del Conservatorio di Minsk (lì si chiama Accademia musicale statale). Davvero una bellissima iniziativa che ha riscosso un grande successo. Anzi devo dire che raramente in Italia c’è un simile apprezzamento generale. Lì c’è una grande cultura musicale (ch in Italia andrebbe favorita maggiormente, ndr). Abbiamo contribuito a rinnovare l’amicizia tra il nostro paese e la Bielorussia con un evento dall’organizzazione davvero impeccabile. E non ci fermiamo qui. Il progetto continua, anzi sarà ancor più in grande. Ma per il momento non fatemi dire di più».

 


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