di Giorgio Fedeli
E’ un Mauro Cardinali che si dice sorpreso. Stando alle sue dichiarazioni non si aspettava di aggiudicarsi la Casina delle Rose. E ora è già tempo di pensare al futuro dello storico immobile del Girfalco. Per il momento non si parli a Cardinali di cosa nello specifico vi verrà realizzato. L’imprenditore, però, ha ben chiaro che stiamo parlando di un bene «da valorizzare per un Girfalco da tutelare». Come, però, per il momento Cardinali non ne fa menzione. Chi invece ha ben chiaro cosa la Casina dovrà diventare, o meglio ridiventare, è il sindaco Paolo Calcinaro: «Non può non essere un albergo».
«La mia partecipazione alla gara per l’aggiudicazione della Casina delle Rose – il primo commento a caldo dell’imprenditore fermano – era diretta ad instaurare un minimo di competizione ed evitare che avvenisse una vendita ad un prezzo troppo penalizzante per la collettività, dopo la prima asta andata deserta. L’aggiudicazione, pur cogliendomi di sorpresa, mi ha gratificato come imprenditore ma prima ancora come appartenente alla comunità fermana e ora attendo con serenità che gli uffici completino l’iter delle verifiche come previsto nel bando. Valorizzare al meglio questo bene posizionato in uno dei posti più belli della città oltre che storicamente rappresentativo – rimarca Cardinali – sarà l’impegno futuro. Come ho avuto modo di dire e di dimostrare con la partecipazione al coordinamento per il no alla vendita, il mio attaccamento per la città è totale e quindi sono orgoglioso di poter contribuire a tutelare il piazzale del Girfalco».
«Ecco qui: si sono aperte le buste della Casina delle Rose. Offerte di due imprenditori seri, conosciuti e fermani, del territorio. Offerte molto vicine alla stima messa all’asta. Quindi – il commento del sindaco Paolo Calcinaro – nessuno speculatore, nessun regalo perché era così evidente che la quotazione non poteva essere più alta». E’ il commento del sindaco Paolo Calcinaro sull’apertura delle buste per l’acquisto della Casina delle Rose, con il verdetto che ha visto primeggiare l’offerta dell’imprenditore Mauro Cardinali su quella dell’altro imprenditore fermano Giampiero Properzi.
«Chi fa impresa può riuscire a rendere appetibile un hotel con investimenti che rendano la struttura, appunto, appetibile come merita. Ah, per chi vive sulla luna, nessun imprenditore investe milioni senza avere la proprietà, con la sola gestione. E ultima precisazione: il flusso turistico di Natale testimonia come quella struttura è, e può essere solo, un albergo. Di qualità». Ora però resta da vedere come si concilieranno le intenzioni dei due imprenditori, Cardinali e Properzi. Il primo da oggi è proprietario della Casina delle Rose, l’altro si era aggiudicato la casa del Custode, su cui aveva un progetto di riqualificazione. Due idee imprenditoriali che potrebbero conciliarsi come confliggere. Ma Calcinaro pensa positivo: «Sono due stimati imprenditori che tengono alla città e al territorio. Vedranno loro il da farsi. A mio avviso i due percorsi non confliggono. E anche il progetto sulla casa del Custode può andare avanti. Ci sono i margini per realizzarvi un pubblico esercizio, penso a un ristorante ad esempio. Penso anche a un B&B». Il sindaco torna sulla Casina delle Rose, spazzando via le illazioni di chi ha pensato alla speculazione: «Non è un’operazione tesa a fare business nell’immediato. Per riqualificarla serve un investimento importante dal quale si può rientrare a lungo raggio. E per partecipare al bando serviva una buona dose di attaccamento alla città. Il fatto che a partecipare siano stati due imprenditori di Fermo ne è la riprova».
La Casina delle Rose ha un nuovo proprietario: è Mauro Cardinali (Ascolta la notizia)
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