di Matteo Malaspina
L’Itt Montani è scuola con una visione molto chiara, ovvero quella di formare i ragazzi e prepararli all’ingresso nel mondo del lavoro. E per fare questo c’è bisogno che i progetti che escono dalle menti dei professori prendano piede, che vengano avallati prima dalla Provincia e che trovino l’appoggio di aziende del territorio le quali contribuiscono ad accrescere la visione.
Un modello d’istruzione al passo con i tempi, dove la scuola esce dalle quattro mura e instaura una sinergia con il mondo del lavoro: nasce con questo presupposto il progetto ”Laboratori sostenibili” che i ragazzi delle classi quinte dell’indirizzo Elettronica e Automazione hanno portato avanti questa mattina. Una parte culturale e un indirizzo laboratoriale, dove i giovani hanno potuto apprendere da tecnici Siemens e RemaTarlazzi (azienda che fa parte del gruppo Comet) nozioni sulla robotica e l’elettronica nel laboratorio 16, uno spazio rimesso a nuovo grazie alle due aziende che hanno messo a disposizione del Montani apparecchiature nuove e si sono impegnate ad aggiornare gli strumenti di tutti gli altri laboratori dell’istituto.
«I nostri laboratori hanno bisogno di una visione ma ciò si può fare solo grazie alla collaborazione con aziende importante e prestigiose. Abbiamo un team docenti che crede nella sostenibilità, in laboratori innovativi per mantenere alta la visione del Montani e ringraziamo Siemens e RemaTarlazzi per il loro supporto – dice il dirigente scolastico Stefania Scatasta -. Oggi si apre un capitolo importante per la nostra scuola con questo progetto nato dal confronto con il nostro comitato tecnico scientifico. La nostra strategia è proiettare questo istituto verso il futuro».
L’importanza dell’aspetto didattico del laboratorio è rimarcato anche dall’ingegnere Raffaella Menconi della Siemens, in collegamento da Milano: «I ragazzi hanno bisogno di uscire dalla scuola con le conoscenze e gli strumenti utili per entrare nel mondo del lavoro in modo consapevole. La tecnologia va utilizzata e sperimentata. Altro aspetto importante è aver dimostrato quanto sia fondamentale che la scuola e le imprese del territorio lavorino insieme per crescere. Noi di Siemens ci crediamo fermamente».
Soddisfazione per il progetto anche da parte dell’amministratore delegato di RemaTarlazzi, Franco Cossiri: «Il Montani è un’istituzione. Io ci ho studiato e anche mio padre si è diplomato qui. La nostra è un’azienda con una spinta molto forte al fattore automazione e che sta vivendo un cambio generazionale. Cerchiamo molti ragazzi che sono periti industriali e progetti come questi permettono di avvicinarci al mondo della scuola». RemaTarlazzi è protagonista anche del workshop che si terrà questo pomeriggio al Montani dal titolo ”Efficienza energetica”, rivolto alle aziende partner.
Ruolo importante lo assume anche la Provincia che con il suo presidente Michele Ortenzi spiega che «in questo periodo storico c’è bisogno di dare una nuova prospettiva, di ampliare la visione ed è fondamentale farlo mettendo in sinergia scuola, imprese ed enti. Se poi, i due partner sono così tanto di spessore come Siemens e RemaTarlazzi, allora il progetto viene maggiormente qualificato».
Un’idea che ha preso piede grazie ai docenti, coloro che vivono a stretto contatto con i ragazzi e conoscono le loro esigenze. «Dobbiamo cercare di creare occasioni per ragazzi, sperimentare e farli realizzare» dice il prof. Andrea Scendoni a cui fa eco il prof. Daniele Postacchini: «Vivere la scuola solo con l’attività didattica è qualcosa che non si può più fare, soprattutto in una scuola tecnica: serve interazione».
E se, come dice la dirigente Scatasta, l’obiettivo è il futuro, allora i progetti che bollono in pentola sono molti. «Crediamo in una scuola aperta, in una scuola trasparente. Per il prossimo anno pensiamo di organizzare il nostro tempo scuola in maniera diversa – dice – Vogliamo una scuola aperta tutto il giorno con attività curriculari, extracurriculari, mangiare insieme e dove i ragazzi, nel pomeriggio, possano formarsi».
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