facebook twitter rss

La Polizia locale di P.S.Elpidio celebra il patrono San Sebastiano, ma spuntano malumori tra le divise

PORTO SANT'ELPIDIO - La cerimonia officiata da don Tony Venturiello si è tenuta questa mattina all'interno della Chiesa "Madonna della Fiducia" alla presenza delle istituzioni e di varie autorità civili e militari. Non sono mancati i malumori legati a diverse questioni: dai premi produttività alle indennità, dagli straordinari alle ultime progressioni fino alla consegna delle onorificenze Covid. L'appello di Franchellucci: «Servono tutele di tipo lavorativo e retributivo»

 

di Leonardo Nevischi e Giorgio Fedeli

Polizia locale in festa a Porto Sant’Elpidio, dove questa mattina, presso la chiesa “Madonna della Fiducia”, si è svolta la celebrazione di San Sebastiano Martire, patrono dei vigili urbani. Ai festeggiamenti hanno preso parte varie autorità civili e militari, tra cui il sindaco Nazareno Franchellucci, parte della sua giunta, il comandante del Corpo Luigi Gattafoni, il suo vice Spartaco Galieni, il comandante della compagnia carabinieri di Fermo, il tenente colonnello Nicola Gismondi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, il colonnello Massimiliano Bolognese, il Vicario del Questore di Fermo Antonio Stavale e il comandante della Stazione Carabinieri della città, Corrado Badini. Presenti anche i Vigili del Fuoco.

Ad officiare la cerimonia religiosa è stato don Tony Venturiello che nel ricordare la figura di San Sebastiano Martire – comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.C. e messo a morte dall’imperatore Diocleziano per aver sostenuto la fede cristiana anteponendo nel suo lavoro lo spirito solidaristico e di servizio per la comunità – ha lanciato un appello alle forze dell’ordine presenti: «Mi auguro che Dio vi possa donare la capacità di servire lo Stato con lealtà, equità e generosità. So bene che costa fatica, ma donate senza riserve proprio seguendo l’esempio di Sebastiano».

Il sindaco Franchellucci

Al termine della Santa Messa a prendersi i riflettori è stato il sindaco Franchellucci, il quale nel 2022 ha iniziato una carriera da vigilie urbano vincendo un concorso in Abruzzo e, proprio per questo, con le sue parole è riuscito a toccare dei nervi scoperti: «Credo non sfugga a nessuno come questo comparto viva un sistema di indeterminatezza legato soprattutto ad una normativa molto vecchia risalente agli anni ’80 dove le continue riforme normative avvenute a livello nazionale non hanno facilitato una delineazione delle identità della Polizia locale – ha evidenziato il primo cittadino elpidiense -. Questo è causato dall’avere quotidianamente tanti ruoli da dover svolgere ma non avere le adeguate tutele di tipo lavorativo e retributivo. Tuttavia so bene che quando si indossa quella divisa si vuole fare il meglio per la comunità». Poi Franchellucci si è focalizzato su 4 aspetti: «La vocazione che porterà la Polizia locale a crescere sarà il rapporto con la propria cittadinanza e, soprattutto, un’ottica di sinergia, sintesi e collaborazione con le altre forze dell’ordine. Ma per far questo in primis è necessario che le altre forze dell’ordine abbiano il piacere, il coraggio, l’umiltà e la voglia di collaborare con i corpi di polizia locale. Il secondo elemento fondamentale è la competenza delle persone che fanno parte della Polizia locale ed io dopo 10 anni posso dirmi onorato di essere stato il vostro sindaco in questi anni difficili caratterizzati dal terremoto e dalla pandemia. Inoltre, è importante che il sindaco e l’amministrazione comunale diano un’impronta e portino avanti questa idea di collaborazione interforze. Infine, è necessario che il Corpo sia coordinato da un comandante dotato di qualità di tipo morale, pratico, tecnico e valoriale. E noi sotto questo aspetto abbiamo la fortuna di essere coordinati da Luigi Gattafoni».

Il comandante Luigi Gattafoni (a sinistra) insieme a Gismondi e Badini

E chiamato in causa, non è mancato l’intervento del comandante: «La polizia locale sta vivendo un momento di transizione che forse dura da troppi anni – ha riferito Gattafoni -. Auspico che ci sia una riforma seria che ci attribuisca quel ruolo che già stiamo ricoprendo, seppur ancora non sancito con una legislatura precisa e più adatta ai tempi che stiamo vivendo. La mia è una piccola squadra di 24 persone ed io sono solo l’allenatore: il mio ringraziamento va a loro».

Ma non è stato difficile notare l’assenza, alla cerimonia, di una parte degli agenti della Polizia locale. E chiedendo qua e là è emerso che al Comando serpeggerebbe un malumore piuttosto diffuso legato a diverse questioni: dai premi produttività alle indennità, dagli straordinari alle ultime progressioni fino a dei maldipancia legati proprio alla consegna delle onorificenze Covid che, a detta di diversi agenti, rappresenterebbero solo “fumo negli occhi”, insomma il cosiddetto contentino, e che non sanerebbero di certo il malessere che sembra essere scaturito da promesse suppostamente non mantenute. Quei nastrini, oltretutto, non sarebbero stati consegnati, almeno è quanto sosterrebbero diversi agenti, a tutti coloro che li meritavano. A creare malumori ci sarebbero soprattutto le ultime progressioni economiche in cui molti agenti non sono rientrati e la remunerazione per i servizi su strada che in molti al Comando considerano pagati al minimo sindacale a fronte di un impegno che, si sa, ha fatto della Polizia locale di Porto Sant’Elpidio una dalle più stimate (anche tra le forze dell’ordine) del Fermano, una Polizia locale impegnata dall’alba all’una di notte e che nel periodo estiva incrementa i suoi servizi ‘on the road’ anche fino alle 4.

Il Vicario del Questore di Fermo, Antonio Stavale


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti