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Lavori alla scuola Bacci, Pignotti: «Tre soluzioni se necessario il trasferimento alunni»

SANT'ELPIDIO A MARE - Il sindaco: «L’anno scolastico 2023/2024 si svolgerà presso l’attuale sede, essendo prevista la consegna dei lavori per la tarda primavera 2024. Laddove però, per tempistiche legate al progetto, fosse necessario uno spostamento non ci faremo trovare impreparati. Tra i "desiderata" abbiamo espresso in primo luogo la richiesta di demolizione successiva alla ricostruzione del nuovo»

Alessio Pignotti

«Si è svolto mercoledì pomeriggio il consiglio d’istituto al quale ho partecipato, insieme al vicesindaco Greci e l’Ufficio Tecnico Comunale, per fare il punto in merito alla ricostruzione della struttura scolastica dell’Isc Bacci  ed eventuale spostamento degli alunni in altra sede idonea.
Abbiamo annunciato che l’anno scolastico 2023/2024 si svolgerà presso l’attuale sede, essendo prevista la consegna dei lavori per la tarda primavera 2024. Laddove però, per tempistiche legate al progetto – che, lo ricordo, è centralizzato dal Miur e che, ad oggi, è in fase di redazione ed ovviamente non consegnato al Comune, fosse necessario uno spostamento non ci faremo trovare impreparati: stiamo valutando, infatti, tre ipotesi (tutte al Capoluogo) per le quali ci siamo attivati avviando le procedure propedeutiche alla realizzazione dei lavori che saranno necessari ad adeguare gli immobili alle esigenze scolastiche e di sicurezza dei ragazzi. Ipotesi, queste, che stiamo verificando con l’ausilio di un tecnico incaricato esterno». E’ quanto riferisce il sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Pignotti.

«È evidente che anche la possibilità di mantenere in esercizio l’attuale plesso in concomitanza con i lavori per la realizzazione della nuova scuola non viene escluso perché, lo ricordo, ad oggi non abbiamo una progettualità definitiva e che tra i “desiderata” abbiamo espresso in primo luogo la richiesta di demolizione successiva alla ricostruzione del nuovo. Le valutazioni tecniche sono accompagnate ovviamente in questo momento a quelle riguardanti i flussi di traffico, nonché alla necessità di mantenere i due ordini di scuola dell’ordine al capoluogo».


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