Andrea Gentili, Timoteo Tiberi, Michela Bellomaria, Marco Perugini, Francesco Ameli, Stefano Pompozzi
Continua il botta e risposta e non mancano novità all’interno dei giovani del Partito Democratico delle Marche che stanno cercando di imboccare una strada quantomeno condivisa. Dopo la squadra che qualche giorno fa si è presentata con le cinque punte dell’iceberg rappresentate da Francesco Ameli, Michela Bellomaria, Andrea Gentili, Marco Perugini e Timoteo Tiberi, è arrivata, quasi immediata, la doccia fredda con ventiquattro firmatari che nel congresso di Jesi hanno annunciato una mozione.
Stefano Pompozzi la new entry
Ovvero la proposta di una candidatura unica nella persona di Chantal Bomprezzi, sostenuta da “Pd Marche innovativo, inclusivo e sostenibile”. Un documento politico sottoscritto anche da Eugenio Andreose, Enea Barazzoni, Marco Belardinelli, Andrea Belegni, Federico Bruni, Jacopo Carelli, Elvis Castagna, Matteo Castellani, Federica Fiordelmondo, Adele Grassetti, Giovanni Margiotta, Giulia Mezzabotta, Massimo Monda, Giacomo Mosca, Matteo Pascucci, Beatrice Ramini, Fabio Rossano, Andrea Salvatori, Luca Santarelli, Mattia Santarelli, Daniele Sturani, Dorotea Vitali.
Venti, invece, le firme a sostegno della squadra a cinque che – ed ecco l’altra novità – nelle ultime ore è diventata a sei con la new entry di Stefano Pompozzi di Servigliano, rappresentante dell’unica provincia marchigiana che mancava all’appello, quella di Fermo. Il programma del sestetto è firmato da Alberto Antonelli, Riccardo Bernardi, Simone Cangiotti, Stefano Canti, Riccardo Catalucci, Valentina Censori, Ilaria Chiovini, Omar Ciani, Vittoria Gianfreda, Nicola Gresta, Jenny Victoria Lucidi, Lorenzo Pica, Davide Polei, Benedetto Romani, Mattia Rossi, Marco Rossini, Simone Spezzi, Davide Sterpi, Timoteo Tiberi, Gianluca Vichi.
I firmatari che hanno appoggiato Chantal Bomprezzi
Sentita la base, con lo slogan “Nel nuovo Pd Marche vince la squadra” e con le cinque parole scelte (adesso, squadra, vicinanza, chiarezza, territorio) il sestetto ha deciso di candidare alla segreteria regionale Michela Bellomaria, unica “quota rosa”, con Timoteo Tiberi vice.
Non solo, ma c’è anche la richiesta a Chantal Bomprezzi di entrare nel gruppo di lavoro che prenderà in mano la Direzione regionale 2025.
«Meno di una settimana fa – dicono Ameli, Bellomaria, Gentili, Perugini, Tiberi e Pompozzi – abbiamo comunicato la nostra disponibilità, in collaborazione e non in competizione, per la carica a segretario regionale. In poche ore, abbiamo ricevuto tantissime attestazioni di stima, da dentro e fuori il Pd. Ciò ha fatto maturare in noi la consapevolezza che, con il nostro passo avanti, tanta gente abbia colto la nostra volontà di mettere in campo un impegno forte e qualificato, che sappia coniugare l’esperienza con il cambio generazionale.
La nostra squadra – aggiungono – ha completato la sua rappresentanza regionale con il fermano Stefano Pompozzi, a testimonianza della forte volontà di farsi carico ed interpretare le istanze e le proposte di tutte le Marche. L’unità di intenti, politica e personale, immediatamente cimentata e ulteriormente rafforzata con l’ingresso di Pompozzi, ci ha permesso di lavorare, in sintonia ed autonomia, per la valutazione dei percorsi politici più idonei all’individuazione del candidato alla segreteria regionale, tra le nostre sei figure.
L’ex cinquina ora diventato sestetto
La nostra scelta – proseguono – è ricaduta su Michela Bellomaria, vice sindaco di Cerreto d’Esi, che sarà affiancata dagli altri cinque. Insieme ci candidiamo ad essere il primo essenziale nucleo del nuovo Partito Democratico delle Marche, aperto ad includere anche coloro che hanno legittimamente scelto percorsi differenti dal nostro riconoscendosi nella candidatura di Chantal Bomprezzi.
In spirito unitario, se gli elettori e gli iscritti premieranno la nostra mozione e la nostra idea di partito nuovo, vogliamo fortemente che, dal giorno dopo, Chantal Bomprezzi faccia parte della squadra e, qualora alle primarie emergesse una scelta diversa siamo pronti a collaborare con lei per il bene del Pd Marche. Siamo consapevoli che la transizione generazionale tra la classe dirigente del nostro partito sia un tema politico sul quale saremo chiamati a misurarci: intendiamo farlo mettendo in campo tutto il nostro impegno, entusiasmo, capacità e visione politiche, coniugati con le nostre competenze maturate come dirigenti ed amministratori.
Vogliamo utilizzare le cinque parole per un nuovo partito “adesso, squadra, vicinanza, chiarezza e territorio” che abbiamo lanciato come base del nostro programma – concludono – che andremo ad arricchire dei contributi di tutti coloro che si riconosceranno nel nostro progetto. Metodo nuovo, entusiasmo, spirito di servizio e nuove prospettive: ecco come pensiamo debba essere il nuovo Partito Democratico delle Marche».
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