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Rapina ed estorsione, assolto da tutte le accuse. Esulta l’avvocato Romagnoli: «Giusto epilogo per il mio assistito»

PROCESSO - Il legale difensore dell'imputato: «Il processo si è risolto positivamente per l’imputato grazie all’attento e laborioso esame delle indagini della Polizia che non si è limitata alle dichiarazioni della presunta vittima ma ha investigato sugli ulteriori aspetti»

Un frame delle immagini della Polizia

Questa mattina, dinanzi al giudice dell’udienza preliminare Maria Grazia Leopardi si è svolto il processo in abbreviato per rapina ed estorsione a carico di T.M., un uomo di nazionalità tunisina, accusato di aver rapinato del telefono un uomo di circa 40 anni usando un coltello, rapina avvenuta il 6 novembre 2020 a Lido Tre Archi.

«Dopo la rapina, l’imputato, stando a quanto dichiarato dalla presunta vittima – spiega l’avvocato Rossano Romagnoli che ha difeso l’imputato – avrebbe ricattato quest’ultima per farsi consegnare la somma di 13 euro per la restituzione del telefono». Dopo tre udienze con un minuzioso ed attento esame dei fatti e delle prove, possibile grazie alla completa ed esauriente indagine degli agenti della Polizia di Stato di Fermo, il pubblico ministero Eugenia Sinigallia ha chiesto la condanna a due mesi per il solo reato di furto ritenendo non provati in udienza e non sussistenti le altre ipotesi di reato. La difesa, sostenuta, dicevamo, dall’avvocato Rossano Romagnoli ha insistito nell’assoluzione «nella consapevolezza che l’intera narrazione della vittima – spiega lo stesso avvocato Romagnoli – non era convincente e non aveva riscontri, anzi mostrava insuperabili contraddizioni con i risultati delle indagini e con le altre testimonianze; in particolare sul possesso del coltello che è risultato esser poi una lattina». E all’esito della discussione il giudice ha letto la sentenza di assoluzione per tutti i reati.

L’avvocato Rossano Romagnoli

«Il processo si è risolto positivamente per l’imputato grazie all’attento e laborioso esame delle indagini assai minuziose della Polizia di Stato di Fermo che non si è limitata alle dichiarazioni della presunta vittima ma ha investigato sugli ulteriori aspetti. Dopo tre udienze in cui si è fatta luce sugli aspetti della vicenda che sin dall’inizio mostravano la necessità di approfondimenti, l’assoluzione è stato l’epilogo che soddisfa questa difesa e l’imputato presente in aula».


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