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“Giornata della Memoria”, medaglia d’onore a Flavio Filiaci

SERVIGLIANO - A consegnare l'onorificenza ai familiari di Filiaci è stato il prefetto Rocchegiani: «Il nostro Paese deve operare costantemente una riflessione sulla storia del secolo appena trascorso, affinché vengano combattute, quotidianamente, tutte le forme di discriminazione e di violenza»

Oggi, presso il Teatro comunale di Servigliano, in occasione della “Giornata della Memoria”, il Prefetto Michele Rocchegiani, ha consegnato una medaglia d’onore a Flavio Filiaci, residente nel Fermano, che ha vissuto la drammatica esperienza della deportazione nei lager nazisti e del lavoro coatto durante la seconda guerra mondiale.
La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente della Provincia, Michele Ortenzi, del sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, di quello di Fermo, Paolo Calcinaro e dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e dei familiari dell’insignito Flavio Filiaci.

L’evento è proseguito con il racconto della storia di Grete Schattner, deportata ad Auschwitz e mai più tornata a Fermo. A dialogare con il professor Paolo Giunta La Spada, la figlia di Grete, Giuliana Vannini, alla quale gli studenti delle classi V dell’Itis Montani presenti in sala hanno rivolto numerose domande.

«La “Giornata della Memoria” ha rappresentato – rimarcano dalla prefettura – un momento particolarmente significativo ed intenso per tenere viva la memoria su episodi drammatici, che hanno caratterizzato la nostra storia con l’auspicio che simili eventi di discriminazione e di intolleranza non possano mai più accadere. L’istituzione della “Giornata della Memoria” vuole essere, quindi, lo strumento attraverso cui il nostro Paese deve operare costantemente una riflessione sulla storia del secolo appena trascorso, affinché vengano combattute, quotidianamente, tutte le forme di discriminazione e di violenza a danno di altri esseri umani, disconoscendo il valore profondo e peculiare delle differenze».


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