Le ragazze marchigiane, unite intorno al progetto rugbistico Made in Montegranaro, a rapporto con lo staff tecnico prima del match in esame
MONTEGRANARO – Una partita senza storia, fatto salvo per un inizio al piccolo trotto presto spazzato via a vantaggio del classico canovaccio preventivabile davanti al tipico incrocio da testa-coda di classifica.
Prima contro ultima della classe, è questa infatti la premessa al calcio d’inizio vissuto ieri, alle 10.00 sul prato anconetano di Falconara, ad aver messo uno di fronte l’altra la formazione primatista delle Spartan Queens Team Marche e le portacolori del Ragusa Union Rugby, fanalino di coda del girone C relativamente alla Serie A nazionale “in rosa”. Un punteggio largo, larghissimo quello riportato nel referto di gara, chiuso con il netto 71-0. «Onore però alle vinte – il repentino commento della società veregrense -. Le ragazze siciliane hanno affrontato un lungo viaggio e sono giunte sul fondo di gioco marchigiano, nonostante la situazione di classifica, anche aggravate da qualche acciacco di troppo». Esternazioni che, come spesso il rugby ci ha insegnato, testimonia ancora una volta la nobiltà e lo spirito della disciplina, tra l’altro in diversi contesti rafforzato anche dal canonico “terzo tempo”, vale a dire un ristoro collettivo ad unire i tesserati di ambo le squadre al termine del confronto.
Scendendo alla mera cronaca, meta di apertura firmata da Gulia Zallocco già al 6′, con successivo calcio non realizzato però dalla Mogetta. La stessa spartana si rendeva però subito dopo protagonista di una repentina palla rubata, capitalizzata al meglio dopo oltre 90 implacabili metri di corsa: meta e successiva trasformazione per il perentorio 12-0. Nuove trame di gioco ed ecco la percussione della Mogetta, servita dall’assist della sempre preziosa Marchegiani. Punteggio di giornata crescente, dunque, razionale epilogo di un confronto dominato sotto ogni punto di vista, a partire dalla fisicità imposta alle siciliane nelle mischie, uno dei fattori critici a mettere in luce lo strapotere spartano sulle siciliane. A cercare un neo al dominio visto in terra falcoranese, la brillantezza da ricercare nelle touches, ma poco importa, perché i dati a concretizzarsi in divenire, presto diventati realtà definitiva, erano già ben saldi a cavallo del primo tempo. La gara proseguiva pertanto con i placcaggi della Giordani, eletta “Woman of the Match”, e l’assolo firmato Zallocco, imprendibile in slalom tra le avversarie fino a consacrare, dopo oltre 70 metri di volata, la rinnovata meta mattutina. Al calcio di trasformazione ci pensava quindi la specialista Mogetta, in questa fase dell’incontro già a contabilizzare ben quattro mete, con il primo tempo a chiudersi sulla sentenza inappellabile del 38-0.
Nella ripresa accademia by Spartan Queens, con la rinnovata meta della Mogetta (score personale al termine di giornata giunto a sei realizzazioni), i placcaggi della Jelic ed il punto del 50-0, divenuti 52 con il rinnovato, ennesimo, calcio mandato a buona sorte dal piede educato della Mogetta. Da qui in poi match di natura totalmente sperimentale per ambo le panchine, con le formazioni rivoluzionate da cambi massicci. In quota alle montegranaresi ecco pertanto sull’erba agonistica, da Granada, la spagnola Torres, la Egidi, Curzi e la giovane Giuli, tutto questo mentre maturavano le nuove mete di Quintavalla e della Giambartolomei con, manco a dirlo, la trasformazione del calcio ad opera della Mogetta per il punto esclamativo di giornata del 71-0. Torre del Greco, dunque, avvisata: le campane, seconde in graduatoria, da calendario saranno chiamate ad ospitare le spartane nel prossimo turno.
«Nonostante il largo punteggio finale, la partita si è dapprima palesata complicata a causa dell’insolito orario d’inizio (10.00, ndr) e con il vento a metterci in difficoltà, soprattutto durante le touches – il commento del pilone falcoranese Arianna Moroni, letteralmente profeta in patria visto il contesto di gara anconetano, e quindi emozionata dalla medesima circostanza -. Ben presto abbiamo però preso in mano le redini del gioco, incanalando l’inerzia di giornata, dopo qualche minuto del primo tempo, sui binari che volevamo. Molte le palle rubate alle avversarie, oltre al fatto, in fase di possesso, di aver lavorato come sappiamo fare. Nota di merito alle ali, che hanno dato una grossa mano nel fare meta. Il risultato finale, del resto, parla chiaro. Ed ora non resta che gettare lo sguardo al futuro prossimo – le conclusioni – che ci vedrà impegnate a Bosco Tre Case, nel territorio napoletano, per la sfida al Torre del Greco. Sarà un confronto diretto, considerando che andremo a fare visita alla seconda forza del campionato».
Fotogallery con dettaglio su alcune singole spartane:
Caterina Strappa, a lasciarsi alle spalle un grave infortunio patito ad inizio stagione per ritornare al top della forma in vista della parte conclusiva di campionato
Erica Giordani, al termine della gara appena analizzata eletta “women of the match”. Sul prato falconarese sempre pronta a stroncare sul nascere gli attacchi delle ospiti ragusane
La brasiliana Tefì Da Silva insieme alla famiglia
Il capitano delle Spantan Queens Team Marche, Francesca Borghetti
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