Avvocati nelle scuole per promuovere la cultura della legalità: oltre mille studenti coinvolti dal Coa di Fermo

FERMO - I progetti saranno presentati lunedì prossimo alle 15,30 all'auditorium San Filippo, in corso Cavour a Fermo.

La presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo, Fabiana Screpante

Anche per questo anno scolastico il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo ha aderito al progetto legalità promosso dal Consiglio Nazionale Forense che nel luglio 2020 ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione volto a promuovere la cultura della legalità nelle scuole tramite la realizzazione di attività progettuali  specifiche. Diciassette sono gli Istituti che hanno aderito a tale progetto contando più di mille studenti coinvolti, di questi sette sono gli Istituti superiori che coprono tutto il territorio di competenza del Foro di Fermo. Si va da Grottammare con l’Istituto “Fazzini-Mercantini”, a Fermo con il Liceo Scientifico “Calzecchi Onesti”, il Liceo Classico “Annibal Caro”,  l’Itet  “Carducci- Galilei”, l’Itt “Montani” e l’Ipsia “O. Ricci”, per arrivare a Porto Sant’Elpidio con l’Istituto “Carlo Urbani”.

Dieci sono invece gli Istituti Comprensivi che parteciperanno: l’Isc “Betti”, l’Isc “Fracassetti”, e l’Isc  “Da Vinci Ungaretti” di Fermo, l’Isc “Nardi” di Porto San Giorgio, l’istituto “Leopardi” di Grottammare, Istituto Comprensivo “Monte Urano”, Istituto Scolastico Comprensivo “Falerone”, Istituto Comprensivo “Montegranaro”, Istituto Comprensivo Cestoni di “Montegiorgio”, istituto Comprensivo “Pagani” di Monterubbiano. 

«I circa cinquanta avvocati del Foro di Fermo che si sono messi a disposizione a titolo gratuito per la realizzazione del progetto – fa sapere la presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo, Fabiana Screpante, insieme alla consigliera del Coa, Alessia Capretti, che ha curato il progetto – si metteranno dunque in gioco, entrando nelle scuole, parlando di legalità e confrontandosi con i ragazzi, dai più piccoli della scuola primaria ai più grandi degli istituti superiori. 

Nelle classi della scuola primaria il tema sarà quello della conoscenza e tutela dei diritti sanciti e tutelati dalla “Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” approvata nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Verranno lette le storie contenute nel libro “Bebè nel mondo che vorrei” che hanno come protagonisti degli animali umanizzati che abitano nel paese di “Lontano Lontano”, luogo fantastico dove vengono ambientati i sei racconti. I piccoli lettori, anche tramite attività laboratoriali proposte a seguito della lettura, rifletteranno sul diritto dei bambini di essere educati a diventare adulti maturi e responsabili, consapevoli che è fondamentale e imprescindibile rispettare gli altri a partire dalle quotidiane esperienze relazionali e dalla conoscenza e consapevolezza dei propri diritti e doveri.

Le classi della scuola secondaria di primo grado, ex scuola media, che parteciperanno al progetto denominato “Studio o partita alla play station? La vita è un negoziato” invece, si cimenteranno nell’arte o, per alcuni, nella scienza del negoziare. Un argomento complesso e stimolante: il “negoziato” infatti è un’attività fondamentale che può essere svolta in modo intelligente e costruttivo. I ragazzi si concentreranno quindi sugli aspetti giuridici e dovranno essere in grado di elaborare una o più strategie, partecipando ad un vero e proprio workshop con ruoli attivi, role play e simulazioni.

Il Torneo della Disputa, infine, è la progettualità pensata ed ideata per gli istituti superiori che parteciperanno ad una vera e propria gara del dire e contraddire. Le squadre si sfideranno nei mesi di marzo ed aprile su una traccia avente ad oggetto una tematica dell’educazione civica: Costituzione, diritto nazionale e internazionale, ambiente, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale. Nel tempo di 20 minuti un gruppo dovrà sostenere la tesi mentre l’altra squadra dovrà sostenere la contro-argomentazione. I principi della retorica e dell’oratoria, le tecniche di una comunicazione efficace ed efficiente, l’utilizzo sapiente della parola dovranno essere messi in pratica nelle dispute che si terranno dapprima in ambito territoriale e poi, per chi supererà la selezione, in ambito nazionale dal mese di aprile con la finalissima in programma a Roma nel mese di maggio.

Per la fase territoriale, al Foro di Fermo che partecipa con 7 istituti di scuola superiore, è stato abbinato il Foro di Pescara che parteciperà con un istituto scolastico. 

Vincerà la disputa chi nel tempo prestabilito riuscirà a docere et probare, delectare et movere, usando la forza dell’ethos, del logos e del pathos.

I progetti saranno presentati lunedì prossimo alle 15,30 all’auditorium San Filippo, in corso Cavour a Fermo.

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