La Polizia omaggia la memoria di Giovanni Palatucci, il questore “Giusto tra le Nazioni”

SERVIGLIANO - Questa mattina la celebrazione. Il questore Romano: «La memoria di Palatucci è indispensabile perché la consapevolezza del passato evita di commettere errori in futuro»

Nella mattinata odierna, nel piazzale antistante l’ex Stazione Ferroviaria del comune di Servigliano, oggi “Casa della Memoria” e dinanzi al “Parco della Pace” oggi “Monumento Nazionale”, che è stato durante la seconda guerra mondiale, campo di concentramento e di prigionia, ha avuto luogo la cerimonia in ricordo del Commissario della Polizia di Stato Giovanni Palatucci, ultimo Questore della provincia di Fiume, deportato nel Campo di sterminio di Dachau nel quale è deceduto il 10 gennaio 1945.

A Giovanni Palatucci, è stata conferita nel 1995 la Medaglia d’oro al Merito Civile, e, nel 1990 è stato riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” per aver aiutato migliaia di ebrei italiani e stranieri a sfuggire dalle deportazioni nei campi di concentramento nazisti. 

«Forte della sua fede e della convinzione che il compito principale della Polizia di Stato e della sua funzione di Questore consisteva nel prestare un servizio alla collettività, di essere sempre vicino alle persone per aiutarle soprattutto nelle difficoltà, precursore di quel concetto di “polizia di prossimità” che è alla base dell’agire quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. La memoria di Palatucci è indispensabile perché la consapevolezza del passato evita di commettere errori in futuro» le parole del questore di Fermo, Rosa Romano.

 

Alla cerimonia, oltre al questore, hanno preso parte il sindaco di Servigliano Marco Rotoni, il viceprefetto vicario Alessandra de Notaristefani Di Vastogirardi, il presidente della Provincia Michele Ortenzi,  i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Gino Domenico Troiani e Massimiliano Bolognese, il presidente dell’Associazione “Casa della Memoria”, i rappresentanti dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato, delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato e delle amministrazioni locali. Il tutto si è svolto in forma sobria con la deposizione di un omaggio florale commemorativo alla targa realizzata ed all’ulivo messo a dimora nel 2021.

Al termine degli interventi del questore e del sindaco del Comune di Servigliano, che hanno sottolineato l’importanza ed il valore della figura di Giovanni Palatucci, il quale non ha esitato a sacrificare la propria vita per salvare quella di migliaia di persone innocenti e che deve costituire uno spunto di riflessione anche per le generazioni future,  è seguito un momento di raccoglimento in occasione della preghiera recitata dal Cappellano della Polizia di Stato, don Adam Baranski.


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