Primarie del Pd, istruzioni per l’uso: i dem del Fermano sono pronti

FERMO - Presentate questa mattina in conferenza stampa le mozioni Bonaccini e Shlein. Si vota il 26 febbraio. «In provincia avremo 20 seggi che copriranno tutto il territorio dei 40 Comuni. È previsto un seggio itinerante su richiesta. Potranno votare anche i fuori sede regionale. Ogni elettore dovrà firmare una dichiarazione di riconoscimento nei valori del partito»

di Francesco Silla

Si è tenuta questa mattina, presso la sede della federazione provinciale Pd di Fermo, a piazzale Azzolino una conferenza stampa con oggetto il congresso e le primarie regionali e nazionali che attendono i dem.
In occasione delle primarie di partito, sia nazionali che regionali, che si terranno domenica 26 febbraio, è stata indetta, si diceva, una conferenza stampa alla sede della Federazione provinciale di Fermo. Sono state presentate le due mozioni nazionali e i temi che i candidati Bonaccini e Schlein vogliono affrontare, per ripartire dopo la delusione delle politiche di settembre.

«Abbiamo affrontato la prima parte del congresso con grande partecipazione – l’introduzione del segretario Luca Permartiri – ci tengo a ringraziare la commissione elettorale nelle persone di Roberta Bonanno e Carlo D’Alessio, e Gioia Corvaro per l’organizzazione, oltre a tutti i segretari di circolo. Ricordiamo che le primarie saranno aperte sia per quanto riguarda le votazioni nazionali che quelle regionali. Mi aspetto un Congresso “normale”, visto che ultimamente non è stato così. In questi anni post pandemia siamo tornati sui territori per riprendere il contatto con l’esterno: tornare sui giusti binari, e ritrovare la nostra identità. Se, chiunque sarà il nuovo segretario, non si porrà questo obiettivo, sarà dura risalire la china. Dobbiamo essere l’alternativa alla destra, che per esempio nella nostra regione sta dimostrando inefficienza a livello sanitario».

La parola è passata poi ai rappresentanti provinciali per le mozioni Bonaccini e Schlein. Per quest’ultima il sindaco di Monterubbiano Meri Marziali ha espresso pieno appoggio e rilanciato sui temi cari alla candidata: «Queste primarie sono un’occasione per tornare ad affrontare temi che fanno parte della nostra identità e dei nostri valori. Inoltre, è molto importante per il nostro partito condividere questo percorso costituente. Nelle Marche, nella prima fase, la mozione Schlein ha ricevuto il 35% di voti. Un grande risultato nonostante i pochi aderenti all’interno del partito. Dopo la sconfitta di settembre, abbiamo bisogno di una persona di rottura che possa aprire una nuova strada. Elly Schlein è una candidata collegata anche al di fuori del partito, che piace ai giovani e fa dell’attivismo il punto più importante, per far tornare il Pd ad essere un partito di sinistra ecologista e femminista, che ritrovi un blocco sociale di riferimento e che ricomponga le fratture con sindacati e organizzazioni che combattono le nostre stesse battaglie».


Andrea di Virgilio ha presentato invece la mozione Bonaccini: «Siamo in una nuova fase costituente, figlia dei tempi e degli errori che il partito ha commesso in passato. La parola riformismo è scomparsa in favore delle responsabilità. Inoltre, siamo stati pessimi a livello comunicativo, non solo di contenuti. La destra viaggia col vento in poppa puntando su temi che parlano alla pancia del cittadino. Mentre noi abbiamo latitato su temi importanti come la scuola, l’ambiente e la sanità. Bisogna tornare ad aprirsi ai cittadini e alla nostra vocazione maggioritaria. Abbiamo pensato troppo alle coalizioni senza ragionare sulla nostra identità. Appoggio Stefano Bonaccini come leader che possa essere la sintesi di tutte le anime del partito, grazie alla sua esperienza politica e amministrativa. Sono contento che questa fase stia muovendo molte fasce di persone. Dobbiamo tornare ad essere il Partito Democratico. Parlare a tutti, ma partire da chi sta più indietro; dare le risposte che la destra non sta dando. Infine, basta con le lotte interne, abbiamo bisogno di multiple visioni che possano poi ritrovarsi in una sintesi».

La presidente della commissione elettorale Roberta Bonanno è «speranzosa per la molta partecipazione, che ha portato a congressi facili da organizzare.  Il 26 dovrà essere un giorno di grande affollamento ai seggi, che saranno aperti dalle 8 alle 20». Gioia Corvaro illustra qualcosa in più sull’organizzazione: «In provincia avremo 20 seggi che copriranno tutto il territorio dei 40 Comuni. È previsto un seggio itinerante su richiesta, per chi non si può recare a votare. Potranno votare anche i fuori sede regionale, così da non dover tornare nella loro città per votare. Ogni elettore dovrà firmare una dichiarazione di riconoscimento nei valori del partito. Il costo è di 2 euro per i non iscritti, mentre per chi ha la tessera del Pd, dei giovani democratici o di articolo 1 il voto è gratuito».
Intanto domani, alle ore 18, si terrà il confronto tra le candidate regionali Chantal Bomprezzi e Michela Bellomaria, presso la sala della Croce Verde, per affrontare non solo i temi nazionali ma parlare anche delle prossime elezioni regionali.


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