di Antonietta Vitali
«La vita si allunga, questo è vero, ma il nostro lavoro ha come obiettivo quello di farla allungare in condizioni di salute buone» a sostenerlo è Giuseppe Ciarrocchi, subcommissario sanitario Ast Fermo e Direttore del Dipartimento di Prevenzione sempre dell’Ast Fermo alla conferenza stampa di presentazione di un progetto molto importante all’interno del quale è stata coinvolta la città di Fermo. «Non è solo lo scopo della nostra azienda sanitaria – ha continuato – ma anche quello del Ministero della Salute, degli Stati europei e dell’Organizzazione Mondiale Sanità, cioè, far aumentare gli anni di vita vissuti in buona salute». E dai vertici Ast l’appello rivolto a coloro che sono stati selezionati a partecipare fattivamente al progetto che ha solo lati positivi, a partire dallo screening sullo stato di salute di ognuno. Insomma un’occasione d non perdere.
Di che progetto si tratta? È il Progetto Cuore promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Il progetto riguarda tutte le regioni italiane per ognuna delle quali è stata scelta una provincia. Per la regione Marche è stata individuata la città di Fermo, una elezione che è stata accolta con entusiasmo dall’Ast e patrocinata dal Comune di Fermo. Si tratta di uno studio e un monitoraggio fatto sulla popolazione per valutare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari quali obesità, ipertensione arteriosa, diabete, colesterolo.
Perché Fermo? A spiegarlo è stata Rossana Anna Belfiglio, direttore dell’Uoc Igiene degli Alimenti e Nutrizione che ha riferito della scelta caduta su Fermo per via del legame storico che il nostro territorio ha con un altro progetto importantissimo avviato negli anni ’60 e che gettò le fondamenta dei suoi studi a Montegiorgio. Si trattava del The Seven Countries Study, il più importante studio effettuato sui rischi connessi alle malattie cardiovascolari e Montegiorgio risultò essere il luogo simbolo della dieta mediterranea per qualità di vita e di abitudini alimentari. Sono 200 i fortunati scelti tra i residenti di Fermo. Donne e uomini di età comprese tra i 35 anni e i 75, quattro le fasce di età studiate, ognuna composta da 50 persone di cui studiare lo stato di salute. Duecento soggetti che hanno già ricevuto la lettera comunicante l’avvenuta selezione per partecipare a questo importante progetto che poi avrà carattere non solo nazionale ma internazionale. I benefici portati da questo studio condotto sono indiscutibili e rappresenteranno un bene per tutta la comunità, soprattutto per il futuro perché permetteranno di migliorare la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Che cosa dovranno fare i partecipanti al progetto? Prima di tutto, i giovani per primi, rendersi conto dell’importanza e della necessità sociale di quello che sono stati chiamati a fare. Dopo aver fatto questo, telefonare ai numeri indicati nella lettera ricevuta per fissare gli appuntamenti delle due uniche visite previste. Chiaramente tutti gli esami clinici sono assolutamente gratuiti e il soggetto avrà un’analisi clinica completa del proprio stato di salute. Verrà monitorata l’attività fisica settimanale, si dovrà rispondere a dei questionari con domande sul proprio stile di vita.
Entro quando è possibile prenotare? «Sarà possibile prenotare telefonicamente entro il 28 marzo» indica come data Francesca Fratello, Assistente Sanitario e Coordinatrice dell’Ufficio Igiene e Sanità Ambientale. Oltre questa data i soggetti scelti verranno contattati per procedere con le prenotazioni. Nel rispetto della privacy lo studio verrà condotto in maniera anonima, al soggetto verrà assegnato un codice che verrà usato per tutto il percorso di studi. Alla persona oggetto degli esami clinici verrà inviata una busta con tutti i risultati delle analisi a cui si è sottoposto.
Non è la prima volta che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ast Fermo partecipa ad altri studi promossi dall’Istituto Nazionale di Sanità: ha preso parte in molte altre indagini condotte sulla popolazione e riguardanti tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani. Per quanto riguarda questo progetto, «è stato un importante lavoro di coordinamento tra più realtà dell’Ast – ha dichiarato il commissario Roberto Grinta – e ci fa piacere partecipare a questo progetto anche in virtù degli ottimi rapporti che da sempre abbiamo con l’Iss e il suo presidente Silvio Brusaferro». Uno studio che lascerà il segno anche per il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro presente alla conferenza e che ha dichiarato che se fosse stato scelto non avrebbe avuto nessuna esitazione a partecipare.
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