Apicoltori piceni e fermani in assemblea con l’assessore regionale Antonini

SONO emersi numeri importanti per un settore che vede le Marche ai vertici nazionali. L'assessore all'Agricoltura: «In pochi anni siamo passati da un mondo di nicchia a una realtà ben più strutturata, destinata a crescere come investimenti e produzioni. Marche seconde in Italia nel rapporto numeri di alveari-chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti»

 

«Un settore in forte espansione e dai numeri incredibili, quelli dell’apicoltura marchigiana, che vede la nostra regione ai primissimi posti, su scala nazionale, per quanto riguarda il rapporto tra superficie e numero di alveari, nonché tra apicoltori e popolazione».

 

L’assessore Antonini all’assemblea dell’Apif che si è tenuta a Offida (Ascoli)

È quanto ha evidenziato, con soddisfazione, l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Antonini che è intervenuto a Offida (Ascoli) all’assemblea provinciale del consorzio Apicoltori Piceni Fermani (Apif). Si tratta di una realtà in evidente crescita, su cui la Regione ha puntato con decisione, da tempo, destinando risorse economiche e lanciando specifiche misure, come il recente bando di finanziamento (per un importo di 701.000 euro) per sostenere nel 2023 le aziende marchigiane che producono miele.

 

L’assessore regionale ha, quindi, ricordato i contenuti e le cifre di un fenomeno che conta, a oggi, di 1.600 apicoltori, 72.000 alveari e 76 aziende locali che forniscono ogni anno circa 118.000 chili di miele.

 

«Numeri straordinari per un segmento produttivo verso il quale l’Amministrazione dimostra grande attenzione e interesse, come testimonia, ad esempio, la pubblicazione della nuova legge sull’Apicoltura, o la recente sottoscrizione, con l’associazione Le città del miele, di un protocollo d’intesa per l’applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico regionale. Senza dubbio – ha aggiunto Antonini – possiamo dire che, nel giro di pochi anni, si è passati da un mondo di nicchia a una realtà ben più strutturata e complessa, che è destinata a crescere in termini di investimenti e di produzioni. Di fatto, non è un caso che le Marche siano ai vertici nelle classifiche italiane di settore, ovvero seconde nel rapporto tra numeri di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti. Un patrimonio di assoluto spessore – ha concluso – che la Regione, in sinergia con i consorzi apicoltori provinciali e tutti i partner di riferimento territoriale, intende tutelare e valorizzare in pieno, con sempre nuove idee e proposte di intervento».


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