servizio di Antonietta Vitali
«Una iniziativa che non può non partire da una riflessione, cioè, quella riguardante tutto ciò che hanno fatto le nostre madri costituenti», così il questore di Fermo, Rosa Romano ha aperto il convegno “Donne in polizia e nel mondo del lavoro” organizzato dalla Questura di Fermo in collaborazione con le Commissioni Pari Opportunità regionale e provinciale, in occasione della Giornata Internazionale delle Donne.
Ventuno le donne che parteciparono ai lavori di stesura della nostra Costituzione entrata in vigore il primo gennaio del 1948. Sono le cosiddette madri costituenti, lavorarono anche loro agli articoli di cui è composta, tra cui l’articolo 3 che sancisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Un principio di uguaglianza imprescindibile in uno stato democratico che, nei decenni che sono seguiti, ha apportato cambiamenti epocali soprattutto alla condizione femminile. Il voto era arrivato già nel 1946 e molti, moltissimi altri passi in avanti sono stati fatti, ma non sono ancora abbastanza. Un evento rivolto soprattutto alle giovani generazioni, rappresentate in sala dagli studenti dell’Ipsia “Ostilio Ricci”, affinché si adoperino per non perdere i diritti acquisiti, per conquistarne altri sostenendo anche, come possibile, tutte quelle donne che vivono in paesi dove la loro condizione non è ancora neppure lontanamente vicina ad un ideale di parità di genere.
«Una strada per la parità ancora lunga, ha dichiarato questa mattina il Presidente Mattarella – le parole del prefetto Michele Rocchegiani – per questo non dobbiamo stancarci di promuovere un’evoluzione culturale. Sono necessarie delle leggi di riforma ma è altrettanto essenziale – ha continuato – prendere compiuta consapevolezza che non dobbiamo mai cessare di promuovere un cambio di mentalità».
«Guardo questo territorio – ha detto, nel suo intervento, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – e vedo con grande soddisfazione come tante donne hanno le leve di questo territorio sia nelle istituzioni sia nell’imprenditoria. Quello che manca ancora – ha dichiarato in conclusione – è la considerazione sociale, su questo c’è ancora lavoro da fare».
«Una data importante – ha riferito il presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenzi – quella dell’8 marzo. È vero che le donne si rispettano tutti i giorni ma questa data simbolo ci permette di fare un punto importante sui passi già fatti e sui prossimi da compiere. La nostra fortuna – ha proseguito – risiede per noi nel nostro territorio, fatto di un tessuto vivo, interessante, che sa viaggiare unito per raggiungere grandi obiettivi».
«Come Commissione Pari Opportunità – ha dichiarato Maria Lina Vitturini, presidente regionale Commissione Pari Opportunità – lavoriamo 365 giorni all’anno per le donne. Una delle nostre principali mission – ha spiegato – è il contrasto alla violenza di genere e quindi il connubio con la Questura di Fermo ci rende orgogliose del nostro lavoro. Non è da dimenticare neanche la questione donne-lavoro, sono più basse le assunzioni e le retribuzioni femminili, il welfare è assente e quindi diventa difficile conciliare lavoro e famiglia. Ma anche su questo fronte si sta lavorando, arriverà presto lo strumento della Certificazione di Genere per gli imprenditori che come CpO presenteremo nella giornata del 6 maggio a questo dedicata».
«Un evento molto importante e significativo – anche per Luciana Mariani, consigliera con delega Pari Opportunità della Provincia di Fermo – al quale la presenza dei giovani ci fa pensare al lavoro che ancora è da compiere e ci fa ben sperare per il futuro». «Oggi le donne ricoprono ruoli istituzionali importanti – ha detto il consigliere regionale Andrea Putzu – festeggiarle solo oggi è riduttivo, sono sempre il fulcro della famiglia, ringraziamole sempre». «La prima donna iscritta all’ordine degli avvocati di Fermo – ha riportato Laura Botticelli, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Fermo – è stata Andreina Colarizi ed era il 1940. Oggi l’ordine conta 342 iscritte donne e 344 iscritti uomini. Come numero siamo al pareggio ma due parametri fondamentali non vedono parità, la rappresentanza e il reddito». Sono intervenuti come relatori al convegno, moderato da Daniela Gurini, Mariella Bosi, pm della Procura della Repubblica di Fermo, Francesco Costantini, vicequestore della Polizia di Stato e direttore della divisione Anticrimine, Maria Raffaella Abbate, vicequestore della Polizia di Stato e dirigente della Squadra Mobile, le imprenditrici Eleonora Ferracuti, Annarita Pilotti, Mery Bicciré, Roberto Grinta, commissario straordinario Ast Fermo. Molte le figure del mondo militare, politico, civile del territorio presenti in sala e che con attenzione hanno ascoltato le presentazioni degli intervenuti. Accompagnamento musicale in apertura e chiusura a cura di Diego Mercuri e Giulia Natalucci e, esposte alle pareti, le opere della pittrice Desirée Alessandra D’Erasmo e della fotografa Pierpaola Reato.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati