«Tutti crediamo che uno dei motori del rilancio economico della nostra città sia il turismo, legato al mare e alla qualità della vita. È evidente quindi il punto di forza di una costa che si prolunga per circa 8 chilometri, che va sfruttata e valorizzata per tutta la sua estensione. In questo senso si colloca uno degli interventi che riteniamo prioritari nella nostra azione amministrativa: restituire dignità e protagonismo al quartiere Faleriense, dove è diffuso il senso di abbandono e di insicurezza».
Sono queste le parole del candidato sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella che lancia un progetto e una serie di idee per la rigenerazione urbana quartiere sud della città.
«Va progettato un intervento capace di rigenerare questa zona strategica e densamente abitata di Porto Sant’Elpidio. Occorre partire dalla parte ad est della ferrovia per rivitalizzare l’area. Immaginiamo un anello delimitato da via Potenza, via Modena e dal lungomare Faleria – dice Ciarpella – .Il cuore pulsante di questo progetto deve essere via Marina, spina dorsale del quartiere. La nostra visione è quella di una direttrice centrale, che partirà dalla piattaforma in legno – da riqualificare – sul lungomare e si collegherà ai due punti nodali della Faleriense, Piazza F.lli Cervi e Piazza Giovanni XXIII, con rinnovate funzioni. Le azioni da intraprendere sono molteplici tra cui quella di creare nuovi percorsi viari, da ripensare all’insegna della massima accessibilità e fruibilità. È evidente l’importanza di dare un’identità al quartiere. Questo passa per un rinnovato arredo urbano, che partirà dalle vie principali per poi estendersi a quelle secondarie. Tradotto in termini più concreti, intendiamo realizzare una nuova pavimentazione ed illuminazione che contribuiscano a rendere il quartiere più attrattivo a livello commerciale. Intendiamo supportare le attività esistenti e incentivare le nuove aperture».
«Un’area più bella, più dinamica, in grado di favorire l’insediamento di ulteriori attività e di migliorare la qualità della vita – conclude il candidato sindaco – di pari passo con una programmazione di eventi che sia finalmente attenta a tutti i quartieri della città e frutto di concertazione con gli operatori e le associazioni. Sono soluzioni realizzabili, concrete, frutto di ascolto di chi vive e lavora nel quartiere».
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