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Progettare il turismo secondo l’Associazione ‘La Pira’. Temperini, Lanciotti e Di Ruscio a Radio Fm1 (Ascolta l’intervista)

FERMO - Ospiti a Radio Fm1, il prof. Maurizio Temperini, presidente dell’Associazione Giorgio La Pira, Giovanni Lanciotti, socio fondatore dell’associazione, e Saturnino Di Ruscio, relatore dell’incontro promosso dall'organizzazione. Si terrà alla sala della Società operaia di Porto San Giorgio venerdì 17 marzo. L’appuntamento riguarderà i modelli di organizzazione turistica e sviluppo territoriale

Da sx Giovanni Lanciotti, Saturnino Di Ruscio, Maurizio Temperini

di Francesco Silla

Questo pomeriggio, negli studi di Radio Fm1 Alessandro Luzi ha intervistato Maurizio Temperini, presidente dell’associazione Giorgio La Pira, Giovanni Lanciotti, socio fondatore dell’associazione, e Saturnino Di Ruscio, dirigente al turismo del comune di Fermo. È stata un’occasione per presentare l’incontro “Modelli di organizzazione turistica e sviluppo territoriale”. Si terrà venerdì 17 marzo presso la sala della Società operaia di Porto San Giorgio.

Ascolta l’intervista:

«Stiamo cercando di portare avanti diverse iniziative che coinvolgano il territorio. L’associazione Giorgio La Pira nasce da un gruppo di amici di Fermo e Porto San Giorgio – esordisce Giovanni Lanciotti – Il nostro presidente, Maurizio Temperini, per via della sua carriera politica vissuta tra i comuni di Fermo e Porto San Giorgio, rappresenta la nostra mission, cioè creare un rapporto di sinergia tra i due enti. È necessario lavorare insieme a 360 gradi. Abbiamo fatto un incontro, venerdì scorso, proprio sul territorio e sulle prospettive del territorio, e siamo felici che entrambi i sindaci hanno partecipato. Il prossimo incontro sarà appunto questo venerdì, e vedrà come relatore Saturnino Di Ruscio, che ha un’esperienza come sindaco ma anche come dirigente. Ci parlerà dell’organizzazione turistica e dello sviluppo territoriale in un’ottica complessiva».

Continua poi Lanciotti sugli incontri successivi: «Venerdì 25 marzo avremo poi un altro appuntamento sul tema della sanità. Il turismo, la viabilità e la cultura sono centrali e importanti, ma un territorio vive anche e soprattutto di sanità. Parleremo della riforma sanitaria regionale e le prospettive future che può portare».

Il presidente Maurizio Temperini fa un quadro sull’incontro della settimana precedente: «L’avvocato Brignocchi ha presentato in maniera organica la situazione delle infrastrutture del nostro territorio. Ha centrato bene due aspetti, il territorio e la collaborazione tra Fermo e Porto San Giorgio. Si è parlato del possibile sviluppo della strada provinciale 48, la cosiddetta val d’Ete. Come territorio lamentiamo la mancanza di un’arteria significativa, dai monti al mare, come invece ha la provincia di Macerata. La provincia fermana, tanto attesa, non ha risposto alle esigenze del territorio. Ci sono stati numerosi interventi ed è stato un incontro partecipato. In quello successivo parleremo invece di turismo, che in comuni come Porto San Giorgio, è l’unica risorsa produttiva. Bisogna puntare sul turismo, settore tra i più penalizzati dalla pandemia. Dobbiamo riuscire a mettere in sinergia il sistema urbano, l’accoglienza, lo sviluppo dei luoghi e l’ambiente per essere più competitivi. Bisogna, per esempio, potenziare i collegamenti della pista ciclabile adriatica».

Conclude poi l’intervista l’intervento di Saturnino Di Ruscio, che anticipa qualche punto dell’incontro del 17 marzo: «Sono quarant’anni che nel bene e nel male mi occupo di turismo. Come sindaco e come territorio abbiamo avuto un ruolo importante nella creazione di Marca Fermana, che in quegli anni ha svolto un ruolo di cucitura, informazione e promozione importanti. Basandomi sulle mie esperienze racconterò come si sono evoluti i modelli di gestione di questo settore, provando a indicare alcuni interventi da fare sul territorio. Nella prima parte ci sarà anche un accenno a che cos’è il turismo, raccontando qualche storia sul viaggio. Tutti noi abbiamo il demone del viaggio che ci spinge ad evadere. Partendo da lì poi faremo un excursus storico e territoriale dei modelli turistici. Concluderò sui motivi per cui non possiamo pensare di fare turismo con i campanilismi. La competizione è globale quindi dobbiamo lavorare in sinergia per essere attrattivi».


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