di Giorgio Fedeli
Chi non conosce, ormai, i cani della cinofila? Nel Fermano i nomi di Fancy e Grant, i due cani antidroga della Guardia di Finanza del comando provinciale di Fermo sono noti da tempo, protagonisti con il loro fiuto di praticamente quasi tutte le operazioni antidroga. Ma ieri il nostro territorio ha conosciuto anche il “cash-dog” delle Fiamme gialle. E il nome rivela inequivocabilmente quale sia la vocazione dell’amico “finanziere” a quattro zampe, ossia fiutare i soldi.
Sì perché in questi ultimi giorni i finanzieri del comando provinciale di Fermo, guidati dal colonnello Massimiliano Bolognese, hanno chiuso il cerchio su un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nel Fermano, dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a danno di un albanese residente a Porto Sant’Elpidio. Le divise hanno fatto irruzione in un appartamento in uso all’uomo. E visto che i finanzieri sono arrivati, oltre che con i cani antidroga, anche con il cash-dog, con ogni probabilità proprio i soldi cercavano. E il loro fiuto, tanto per restare in tema di olfatto e intuizioni investigative, non sbagliava. Nell’appartamento, infatti, il cane addestrato a rintracciare denaro, ha guidato i Finanzieri a mettere mano a ben 52.730 euro nascosti in bagno e in vari pertugi della casa.
«Il cash- dog – spiega il tenente colonnello Emanuele Pietroni, comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – è di fatto un’unità cinofila anti-valuta, un cane di razza pastore tedesco che, a seguito di addestramento specifico, è in grado di affinare l’olfatto onde riconoscere l’odore dalle banconote. Il cane è in forze alla Compagnia Pronto Impiego della Finanza di Ancona, i baschi verdi. Viene addestrato come i cani antidroga ma mentre questi imparano a riconoscere e a fiutare gli agenti chimici presenti nelle sostanze stupefacenti, i cash-dog affinano l’olfatto sull’odore delle banconote. E in quella casa ne abbiamo trovate molte, di diversi tagli, dai 100 ai 20 euro, in buste di plastica occultate in diversi posti. Ora questi soldi sequestrati – spiega Pietroni – dopo ovviamente le autorizzazioni della magistratura, finiranno sul conto corrente del Fondo unico Giustizia, insomma finiranno nella disponibilità dello Stato».
Si sa che la normativa attualmente in vigore per le transazioni in contanti prevede un limite massimo di 5mila euro in banconote. E nel caso specifico i finanzieri ne hanno trovate per una quantità superiore di dieci volte rispetto a quella consentita dalla legge. Ma l’operazione della Finanza con il colpo messo a segno contro lo spaccio di droga e con l’ultimo di quattro arresti non è solo quello che è emerso ieri con la nota delle Fiamme gialle. Dietro c’è anche e soprattutto un lungo e certosino lavoro di indagine posto in essere da quei finanzieri, donne e uomini che non si notano, che non vanno in giro in divisa o a bordo di un’auto con i colori d’ordinanza. Sono quasi sempre in borghese e lavorano nell’ombra per raccogliere dettagli, elementi, indizi che poi si rivelano fondamentali per l’autorità giudiziaria chiamata a dare il via libera ai blitz, alle perquisizioni, all’esecuzione delle misure cautelari. Certo, sempre doveroso ricordare che le condotte illecite riscontrate dalla Finanza sono attualmente al vaglio dell’autorità giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sarà definitivamente accertata solo se arriverà una sentenza irrevocabile di condanna.
L’operazione di servizio, comunque, rientra in un più ampio dispositivo volto a prevenire e contrastare i traffici illeciti (tra cui quelli di sostanze stupefacenti), posto in essere dalla Guardia di Finanza per tutelare la legalità e la salute pubblica. Le operazioni hanno permesso, ancora una volta, di impedire l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un notevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, avrebbe altresì fruttato illeciti guadagni per oltre 400.000 euro.
g.f.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati