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Stefano De Martino incanta il Teatro Dell’Aquila con “Meglio stasera”

FERMO - Il poliedrico artista partenopeo balla, canta e non solo: si è aperto al pubblico, raccontando, attraverso esilaranti aneddoti, le curve inaspettate del suo percorso artistico, l’attaccamento alla famiglia, la sete di imparare, l’amore per la semplicità. Oggi pomeriggio il secondo appuntamento alle ore 17

di Silvia Remoli

Si intitola “Meglio Stasera” il quasi-one-man-show del poliedrico Stefano De Martino: il ’quasi’ è perché lo accompagnano una strepitosa orchestra (la Disperata Erotica Band diretta dal maestro Pino Perris) e 4 ballerini professionisti che, assieme a lui, occupano una suggestiva e versatile scenografia su due livelli e che per due ore hanno incantato il Teatro dell’Aquila durante lo spettacolo serale di sabato (il bis è previsto per il pomeriggio di domenica 19 marzo, alle ore 17). 

Ha solo 33 anni, eppure ne ha fatta di strada da Torre Annunziata passando per gli studi di ‘Amici’ di Maria de Filippi, per poi girare tutto il mondo con la nota compagnia americana Complexion Contemporary Ballet, per poi riapprodare in patria nelle vesti di presentatore (vd ‘Made in Sud’ e ‘Bar Stella’).

Semi-citando il titolo di un altro programma di successo che conduce su Rai uno, si potrebbe affermare che Stefano De Martino stasera ha reso tutto possibile’. E, chi dissente, probabilmente, non lo ha visto dimenarsi sul palco dalle ore 21 in poi.

Infatti…

Avreste mai pensato che Stefano De Martino fosse più bravo che bello?

No dai, non scherziamo, a noi basta che sia sinuoso e affascinante e che indossi alla perfezione quella cravatta nera tesa sulla camicia bianca. Ecco appunto. A noi. A lui no: lui non si accontenta e, oltre a ballare (cosa a cui eravamo abituati), recita, canta, scherza, intrattiene. E dice che vorrebbe anche migliorare.

Avreste mai pensato che Stefano De Martino fosse stato oggetto di scherno e derisioni? No dai, spalle larghe, sguardo spiritoso, sorriso bonariamente ruffiano, chi vuoi che lo prenda di mira? Eppure, abbandonare il borsone da calcio per passare a quello della scuola di danza di sicuro non è stato semplice per un ragazzino cresciuto a Torre Annunziata ma, la passione, quella viscerale ed ostinata, vince sempre, su tutto, ed aiuta a farsi le ossa per il futuro perché…«il coraggio è una paura che si è superata».

Avreste mai pensato che Stefano De Martino si sia sentito tremendamente goffo o in imbarazzo? No dai, come fa ad essere impacciato uno che spadroneggia così sul palco con quella parlata napoletana così ammaliante?  Eppure… in più di un’occasione, proprio quelle in cui doveva essere fermo ed impassibile, sia nel lavoro che nelle relazioni amorose, si è trovato in difficoltà tali, addirittura da svenire e …infatti, oh, calma un attimo, qui non si spoilera! L’articolo l’ho voluto pubblicare per invitarvi ad andarlo a vedere, non certo per evitare di farlo! Quindi vi assicuro che chi scrive sta facendo una fatica non indifferente a trattenersi dal raccontare per filo e per segno  tutto lo spettacolo soffermandosi su  tutte quelle scene che varrebbero la pena di essere descritte dettagliatamente ma, la coscienza e l’amore per la settima arte, mi impongono di arrestare la lingua, o meglio, di frenare le dita sulla tastiera.

Insomma,  “Meglio stasera”, di Stefano De Martino and company, potrebbe benissimo intitolarsi “Meglio tutte le sere”: sì, perché non si farebbe affatto fatica a rivederlo mentre danza, canta, scherza col pubblico, ma, soprattutto, mentre racconta spaccati del suo vissuto, rassicurandoci che la fama non potrà mai strappargli l’amore per la semplicità, per la naturalezza di certi odori, colori e gesti, per l’autenticità di certi ricordi, per la felicità e lo stupore con cui ha accettato ogni rocambolesca avventura in cui si è imbattuto. Che sia forse la “normalità” , oggi, la vera eccezionalità?

Pare che ci abbia convinto di sì, ed alla domanda «Cosa vi aspettate da me?», che ha posto appena entrato in scena, verrebbe ora spontaneo rispondere: probabilmente, e per fortuna,  ci si aspettava meno, perché De Martino, non si è limitato solo ad essere piacevole, ma piuttosto ha dimostrato di essere contemporaneamente leggero ma preparato, spensierato ma consistente, insomma, pienamente capace di riportare alla luce quell’indimenticabile tipo di varietà che sapeva miscelare, in un perfetto equilibrio di ingredienti, l’ironia, il garbo, la sorpresa, la tenerezza, la riflessione.

Stefano De Martino con l’assessore alla cultura Micol Lanzidei

 


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