Soccorso in mare: come ottenere il brevetto da bagnino? Scriboni, Gasparretti, Buttafoco a Radio Fm1 (Video)

SALVATAGGIO - Negli studi di Radio Fm1 Maria Teresa Scriboni, direttrice della direzione di salvamento della sezione di Porto San Giorgio-Fermo, Cristiano Gasparretti e Luca Buttafoco, referenti delle cooperative di salvataggio della costa fermana. Sono aperte le iscrizioni al corso da bagnino di salvataggio
Ai microfoni di Radio Fm1 Teresa Scriboni

Da sx: Cristiano Gasparretti, Maria Teresa Scriboni e Luca Buttafoco

di Francesco Silla

Questa mattina, negli studi di Radio Fm1, intervistati da Jessica Tidei, Maria Teresa Scriboni, direttrice della direzione di salvamento della sezione di Porto San Giorgio- Fermo, Cristiano Gasparretti e Luca Buttafoco, referenti delle cooperative di salvataggio della costa fermana. Soccorso in acqua, importanza del ruolo del bagnino e organizzazione, sono stati i temi trattati in diretta radio partendo da un excursus storico e risalendo alle origini della Società nazionale di salvamento.

«Spesso sembra una figlia minore rispetto alla Federazione nazionale nuoto – ha spiegato Maria Teresa Scriboni -. La Società nasce moltissimi anni fa a Genova, nel 1871, venendo dichiarata, l’anno successivo, ente morale, per la grande opera di propaganda del servizio di soccorso e salvataggio nelle acque. Si formò su iniziativa privata, da cittadini che si posero il problema di organizzare il soccorso in acqua. Da lì a pochi anni ha visto un fiorire di opere sempre rivolte alla sicurezza. Questo intento viene portato avanti e si svolge ormai in tutte le regioni d’Italia attraverso le sezioni autonome, con lo scopo di formare professionalmente ragazzi e ragazze al salvataggio. Un’attività fondamentale per gli stabilimenti balneari che non potrebbero, altrimenti, operare. È quindi un servizio complementare a quello turistico».

Cristiano Gasparretti ha messo poi in risalto l’importanza del ruolo del bagnino: «È importantissimo nel sistema del circuito turismo. È indubbiamente un punto di riferimento e una sicurezza per chi viene al mare e potrebbe trovarsi in difficoltà. È un lavoro che ha degli aspetti molto positivi, in particolare dal punto di vista umano. Bisogna ovviamente controllare la zona di pertinenza, riuscendo a distinguere le situazioni di pericolo da quelle di normalità, supervisionare la zona e dare consigli ai bagnanti. È quindi un servizio di pubblica utilità, se svolto con passione e impegno, utile sia per lo sport che per il territorio. È una realtà che, anche se privata offre un servizio pubblico e di prevenzione».

«Il vero bagnino è quello che riesce a intervenire il meno possibile prevenendo potenziali pericoli – ha aggiunto Luca Buttafoco -. La prevenzione è il nostro motto. Il punto fermo da cui partiamo e lo spirito che maggiormente cerchiamo di trasmettere ai ragazzi anche attraverso gli incontri con la guardia costiera».

Infine, la direttrice Scriboni ha illustrato i metodi di iscrizione e frequenza per il corso da bagnino al fine di ottenere il brevetto: «Siamo qui anche per promuovere il nostro corso. C’è ancora tempo e posto per iscriversi. Le lezioni sono basate sulle esigenze dei partecipanti che sono, spesso, ragazzi di 16 anni e quindi studenti impegnati con la scuola. Per questo il corso è strutturato nel  pomeriggio per la parte teorica, svolta con l’istruttore Marco Emili presso la palestra Wave di Porto San Giorgio mentre la parte pratica si svolge nella piscina comunale di Fermo, solitamente il sabato pomeriggio o la domenica mattina. Segue poi il corso di voga, per un totale di 60 ore per tutto il percorso di apprendimento. Ricordiamo che il brevetto rilascia anche dei crediti formativi. Chiediamo ai ragazzi di pensare a questa possibilità, frequentando il nostro corso per lavorare già dalla prossima estate. Abbiamo sempre più bisogno dei nostri “angeli rossi”».

Per info consultare la pagina Instagram @lifeguardcostafermana o scrivere a salvataggiofermano@gmail.com  tel. 328 7554482392 9281265

 


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