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Gianluca Grignani fa cantare il PalaSavelli: «Voi siete l’unica cosa che mi tiene legato alla terra». “No war” sulla camicia (Le Foto del concerto)

PORTO SAN GIORGIO - La performance del cantante milanese questa sera al palas, dalle hit alle ultime canzoni. Corale la fine del concerto, con la musica fatta solo dalle voci degli spettatori che hanno intonato il refrain di «La mia storia tra le dita»

di Antonietta Vitali (foto Simone Corazza)

Le luci del PalaSavelli che si spengono, quelle del palco che si accendono di mille colori e la platea che si entusiasma abbandonando i posti a sedere alle prime note di “Ribellione”.

Gianluca Grignani, dopo il “sopralluogo” in mattinata, è arrivato sul palco del Palas, questa sera, per il suo concerto a Porto San Giorgio, con in testa un cappello a falda larga e un look in total black che lo ha accompagnato nell’esecuzione dei suoi primi cinque brani musicali.

Poi, uscito dalla scena, è tornato in camicia bianca, con su scritto il chiaro messaggio di pace “No War”, pronto ad eseguire due dei suoi due brani più famosi, “Una donna così” e “Un falco a metà”.

Escluso un “ciao” iniziale, il cantante non ha detto inizialmente un granché al pubblico scusandosi, però, poco dopo con un sincero «quando sono sul palco è come se rinascessi» per poi passare a presentare i componenti della sua band.

Immancabile la sua armonica a bocca e come in ogni concerto rock che si rispetti, il lancio dell’asciugamano bianco da palco tra il pubblico e le fans a rispondere con delle caramelle.

Menzione a parte, a proposito delle fans, per la ragazza a cui è capitato l’asciugamano che pare, la leggenda racconterà, sia già finito in un reliquiario privato e intoccabile.

Corale la fine del concerto, con la musica fatta solo dalle voci degli spettatori che hanno intonato il refrain di «La mia storia tra le dita» e, subito dopo, un Gianluca Grignani a confessare il suo amore per il suo pubblico: «voi siete l’unica cosa che mi tiene legato alla terra».


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