Quando la solidarietà incontra il mondo della scuola

SUCCEDE alla Caritas di Amandola dove, fino al 4 aprile e con la collaborazione delle associazioni di volontariato del territorio, gli alunni delle scuole locali e di quelle di Montefortino, Santa Vittoria e Comunanza possono donare generi alimentari di prima necessità

Alleanza positiva tra Scuola, Caritas e Associazioni di volontariato per far agli vivere agli alunni i valori del solidarietà e la cultura del dono. Anche quest’anno nelle scuole di Amandola, Montefortino, Santa Vittoria in Matenano e Comunanza la solidarietà incontra il mondo della scuola.

Fino al 4 aprile gli alunni possono donare generi alimentari di prima necessità: presso ciascuna scuola coinvolta sono stati allestiti appositi scatoloni per ricevere le donazioni. L’attività di solidarietà è collegata alle attività ludico educative che sono state svolte nelle scuole per sensibilizzare gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria ai temi della solidarietà, del volontariato, della povertà, del non spreco e della condivisione. Utilizzando linguaggi diversi (slides, immagini, racconti, canzoni) i ragazzi hanno approfondito i temi grazie al coinvolgimento dei volontari della Caritas e delle Associazioni di volontariato attive nel territorio.

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Grande l’attenzione da parte dei ragazzi e da parte degli insegnanti: interessante per l’esempio l’impegno degli alunni della terza media di Montefortino che si sono impegnati a sensibilizzare ed informare gli alunni delle altre classi sperimentando così una forma di “peer education”.

«La generosità della comunità – affermano dalla Caritas di Amandola riferendosi a genitori, insegnanti e studenti – ci permette di continuare ad aiutare le persone e famiglie che sono in difficoltà nel territorio dell’Ambito Sociale 24, dove si registra un forte aumento delle situazioni di povertà e fragilità sociale. L’iniziativa, promossa dalla Caritas Parrocchiale di Amandola insieme al CDS Monti Sibillini e al Centro Servizi Volontariato, ha l’obiettivo di aiutare le famiglie del territorio più in difficoltà e, soprattutto, di far conoscere e sperimentare anche ai giovani i valori della solidarietà e della condivisione».


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