di Sandro Renzi
L’Amministrazione incassa il voto scontato della maggioranza in Consiglio sul primo bilancio di previsione targato Vesprini e l’altrettanto scontato voto contrario dell’opposizione. Meno scontata, invece, la decisione del centrosinistra di astenersi sul piano delle opere pubbliche di fatto lasciando aperta una porta all’assessore Lauro Salvatelli.
Quello di giovedì è stato anche il Consiglio delle interrogazioni: quella che ha animato i social alle prese con la palma spostata dal marciapiede di fronte alla casa dell’assessore Petracci in un un’altra piazza, quella sulla formazione della consulta dei giovani, alla quale però l’assessore Lanciotti ha finito con il rispondere a sua volta rivolgendo una domanda al consigliere Pd De Luna, ed infine l’interrogazione sulla proroga del progetto di accoglienza dei rifugiati politici “Human Rights” finanziato dal Ministero degli Interni. E’ stato pure il Consiglio show dell’assessore Fabio Senzacqua che in 10 minuti di replica, finendo con lo strabordare anche nei settori di competenza degli altri colleghi di giunta, ha battibeccato con l’opposizione puntando l’indice contro alcune questioni lasciate in sospeso dalla passata Amministrazione. «Dobbiamo rimettere a posto quello che abbiamo
trovato» ha urlato Senzacqua all’indirizzo dei consiglieri di opposizione per poi essere bacchettato dal capogruppo Pd Nicola Loira: «Devi portare rispetto a chi ha amministrato prima di te. Quello che stai facendo anche con passione e forse bene non ti esonera dal portare rispetto» ha detto l’ex sindaco rivolto all’assessore.
E’ stato il Consiglio delle tante voci, perché contrariamente alle sedute precedenti, quasi tutti i consiglieri hanno preso la parola. Ma è stato soprattutto il Consiglio del duello a distanza tra l’ex primo cittadino Loira e Vesprini. Quest’ultimo, nel suo intervento, ha parlato di una situazione difficile dalla quale si è partiti per elaborare il bilancio previsionale. «Siamo passati dal Covid che ha garantito molti fondi ai Comuni, ad una situazione di normalità segnata però dalla crisi energetica e dalla guerra. Siamo stati costretti a destinare gran parte dell’avanzo di amministrazione al pagamento delle bollette e addirittura a spegnere la pubblica illuminazione per un’ora al giorno. Ciò per far quadrare i conti. A questo si aggiungano 500mila euro in più di spese che derivano ad esempio dal rinnovo contrattuale piuttosto che dai minori ricavi della Sgds. Nonostante tutto riusciamo a garantire gli stessi servizi solo prevedendo per le tariffe l’adeguamento Istat». Per evitare di pesare troppo sulle casse comunali si è optato anche per un blocco del turnover nel personale dell’ente così risparmiando 140mila euro. «Scelta politica – si è difeso Vesprini- come politica è stata la scelta di non toccare il sociale e di reintrodurre il tempo determinato per la Polizia locale che si tradurrà in più agenti per il periodo estivo. Insomma viviamo di rendita nel bene ma anche nel male ereditando situazioni complesse e delicate come quella del porto e del patrimonio che richiedono attenzione. Proprio dal patrimonio abbiamo introitato molto meno».
Il sindaco ha affrontato pure il “caso ecocentro” confermando che il Comune ha perso il finanziamento della Regione Marche i cui uffici, tuttavia, si sarebbero dichiarati disponibili a valutare un nuovo stanziamento a fronte di un progetto che porterà l’ecocentro e l’autoparco, sempre che l’operazione vada in porto, a due passi dal PalaSavelli. In tre punti infine ha delineato l’azione amministrativa nell’immediato: riorganizzazione della macchina comunale, utilizzo della società partecipata e sistemazione del patrimonio pubblico.
Il capogruppo dem Loira ha esordito definendo quello in discussione «il bilancio della disillusione, un bilancio asfittico contro il quale cadono miseramente le aspettative». L’ex sindaco si è soffermato su alcune questioni come ad esempio il futuro dell’ecocentro. «E’ vero la Regione vi è molto amica e non ho dubbi che rifinanzierà il progetto per un nuovo ecocentro. Ma dislocarlo altrove insieme all’autoparco richiede una nuova organizzazione e risorse. Mi sarei aspettato che questa amministrazione le avesse già impegnate. Sulla riqualificazione del mercato coperto siamo tutti d’accordo, ma se non ci abbiamo messo le mani prima è perché avevamo fatto altre scelte di investimento».
Ma è soprattutto sul “fascicolo patrimonio” chiamato in causa tanto da Senzacqua quanto da Vesprini, che Loira si è soffermato per sgombrare il campo da dubbi. «Di questa questione se ne parla in maniera carbonara per le strade e lo si fa in maniera pericolosa confondendo la competenza politica e quella amministrativa. Non ho dubbi che il Comune sia creditore di somme importanti, vero è che il settore del patrimonio è stato sempre gestito così, trattato come figlio di un dio minore. Poi ogni 2 o 3 anni qualcuno fa notare ad esempio che i box del mercato ittico sono in sofferenza e allora partono le richieste di riscossione. Noi nel 2021 avevamo deciso per una nuova assegnazione al settore. Tuttavia l’Amministrazione non è tenuta a conoscere la situazione debitoria. Se c’è qualcuno o qualche amministratore che si è accorto di questo ed ha da solo tirato fuori il problema del patrimonio lo dica e riceverà il plauso della città». Loira chiosando ha quindi invitato a non speculare. «Pensare che un sindaco o un assessore siano a conoscenza di tutte le dinamiche, adempimenti i inadempimenti, della macchina comunale è pensare una cosa sbagliata».
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