servizio di Antonietta Vitali
L’essenza della Polizia di Stato completamente riassunta nel messaggio inviato dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, letto dal vicecommissario Tiziana Maccari. Nelle parole il racconto della storia dell’assistente capo Coordinatore Domenico Zorzino, scomparso il 3 marzo scorso mentre, nel tentativo di salvare la vita ad un anziano automobilista che con la propria auto era caduto in un canale, ha perso la propria. «I due sono stati ritrovati insieme – continuava il messaggio – uniti in un abbraccio senza tempo che rimarrà per sempre nella memoria collettiva di tutti noi».
E la mente di tutta la platea presente alla cerimonia celebrativa del 171esimo Anniversario della fondazione della Polizia di Stato tenutasi questa mattina a Montegiorgio presso il Teatro Alaleona è stata spinta verso una riflessione volta a ricordare la vera natura della creazione di questo corpo, cioè, il servizio alla collettività, nonostante la complessità degli scenari all’interno dei quali spesso si trova ad agire. Perché Montegiorgio? Semplice. «Quest’anno abbiamo deciso di celebrarlo al teatro Alaleona – specifica il questore Rosa Romano – scegliendo di portare l’evento sul territorio perché vogliamo essere sempre al servizio della comunità nella nostra provincia. Il nostro motto “Esserci sempre” ha senso solo se declinato in mezzo alla gente, vera destinataria del nostro lavoro quotidiano».
Una storia gloriosa quella della Polizia di Stato che continua quotidianamente a profondere un impegno che è stato riconosciuto con una medaglia d’oro al valore civile assegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel suo messaggio, letto dal vicequestore Maria Raffaella Abbate, ha riferito: «Ogni giorno la Polizia di Stato è chiamata a presidiare la cornice di legalità e di sicurezza necessaria al compiuto esercizio delle libertà personali e collettive». Parole di grande stima anche quelle rivolte a tutto il corpo di Polizia dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che nel suo messaggio, letto dal vicequestore Lorenzo Commodo, ha parlato di «un percorso fatto di 171 anni di storia trascorsi accompagnando con lungimiranza ogni appuntamento sociale e politico del nostro paese. Siete le assi portanti su cui ruota l’amministrazione della pubblica sicurezza».
Dal questore di Fermo Rosa Romano il profondo ringraziamento a tutti i suoi collaboratori che con impegno, costanza, spirito di abnegazione, lavorano con lei per l’attuazione delle misure di pubblica sicurezza sul territorio fermano. «Fermo e i suoi 40 comuni – ha dichiarato il Questore – non sono un’isola protetta da barriere dove la criminalità non può entrare» e ha parlato di molti interventi volti a risolvere o, addirittura, a diminuire i reati e di una articolazione molto ramificata di settori di competenza aventi sempre, come traino, la sicurezza pubblica. «Fondamentale» secondo il Prefetto di Fermo Michele Rocchegiani «è coinvolgere tutti i cittadini, specialmente i più giovani, nello sforzo corale di assicurare la legalità come bene primario a cui tutti devono comporre».
Molte le autorità civili, con in testa il prefetto Michele Rocchegiani, militari, politiche, religiose che hanno presenziato l’evento durante il quale sono stati assegnate delle onorificenze. Sono stati, infatti, consegnati degli attestati di merito ad alcuni poliziotti che si sono particolarmente distinti nel corso della loro attività istituzionale e alle classi delle scuole primarie, elementari e medie che hanno vinto i concorsi aventi come temi la legalità. Emozionante l’atmosfera creata dai brani eseguiti dall’orchestra di fiati “Insieme per gli altri”.
Il programma degli eventi costituenti i festeggiamenti ha avuto inizio alle ore 9,30, nel cortile della Questura di Fermo, con la deposizione di una corona di fiori sulla lapide del Monumento ai Caduti della Polizia di Stato, alla presenza del Prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani, del questore Rosa Romano, dei poliziotti, delle rappresentanze sindacali della Polizia di Stato e dei parenti delle vittime. La cerimonia è stata officiata dal cappellano della Polizia di Stato, don Adam Baransky.
La cerimonia è stata preceduta da un partecipato prologo, con più di quattrocento persone tra invitati e curiosi, nella omonima piazza del comune ospitante. Dalle ore 10, infatti, studenti degli istituti scolastici di Fermo e di Montegiorgio e cittadini di Montegiorgio e di altri comuni hanno potuto prendere parte, con emozione e sorpresa, alle iniziative organizzate dalla Questura di Fermo, ovvero le visite guidate al Crime Bus della Polizia di Stato, all’interno del quale è stata ricostruita una perfetta scena di un omicidio e lo stand della Polizia Scientifica, ove sono stati mostrati agli studenti i rudimenti dell’investigazione, attraverso il rilievo delle impronte digitali o la scoperta delle tracce biologiche.
La ricorrenza ha poi visto le premiazioni dei poliziotti che si sono distinti in particolari e difficoltose attività di servizio, tanto da meritare riconoscimenti quali le lodi o gli encomi.
Quindi, l’attenzione si è spostata sugli alunni delle scuole primarie e secondarie della provincia fermana che, nell’ambito del progetto/concorso dal titolo “Pretendiamo legalità”, giunto alla sesta edizione, hanno presentato degli elaborati, tra i quali video e disegni, che sono stati ritenuti meritevoli di riconoscimenti da un’apposita giuria.
Hanno ricevuto il primo premio la classe prima A della scuola “Ugo Betti” di Fermo che ha presentato un fumetto avente per protagonista il Commissario Mascherpa, la classe prima B della scuola “Ugo Betti” di Fermo con un filmato dal titolo “Un dono per fiorire insieme” e la classe terza A di Salvano di Fermo con il progetto “Giocare insieme lealmente, una favola”. Un riconoscimento speciale è poi stato assegnato alla classe seconda A della scuola primaria “Lucidio Ceci” di Montegiorgio che ha realizzato un elaborato grafico.
ECCO I PREMIATI
Assistente Capo Coordinatore Vincenzo Magno; encomio, con la seguente motivazione: “evidenziando capacità professionali, effettuava un intervento di soccorso pubblico a favore di due persone che, a bordo della loro auto fuoriuscita dalla sede stradale, erano state trascinate in un fiume in piena”.
Vicequestore dott. Francesco Costantini, Ispettore Superiore David Cinti, Ispettore Leonardo Lamberti, e ispettore superiore ora quiescienza Amleto Iacopini; lode, con la seguente motivazione: “evidenziando qualità professionali ed intuito investigativo, portavano a termine una complessa attività di indagine che si concludeva con l’arresto di un malvivente, responsabile di rapina a mano armata”.
Ispettore Superiore David Cinti, Assistente Alessandro Umbro e Ispettore Superiore ora quiescienza Amleto Iacopini; lode, con la seguente motivazione: “evidenziando capacità professionali portavano a termine una attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare a carico di due soggetti responsabili di rapina aggravata”.
Fermo, 20 marzo 2018
Assistente Capo Coordinatore Stefano Foglini e Agente Pasquale Emiliano Castellucci: lode, con la seguente motivazione: “evidenziando qualità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di tre soggetti resisi responsabili di rapina ai danni di una farmacia”.
Fermo, 23 aprile 2018
Agente Scelto Paolo Di Casmirro, lode, con la seguente motivazione: “evidenziando qualità professionali espletava un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di una coppia di malviventi resisi responsabili, in concorso tra loro, dei reati di produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati