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Col TedX 2023 arriva la «spinta gentile» a colmare i vuoti dell’esistenza (Le foto dell’evento)

FERMO - Teatro gremito ieri sera per l'evento che ancora una volta riscuote successi, applausi e stimola il pensiero. Giuseppe Visi: «Una spinta gentile, come quella che dà un genitore a un figlio per farlo camminare da solo, per farlo iniziare a volare, o l’aiuto che si dà a fare il primo passo di una lunga maratona, o il consiglio di un amico fidato. Una spinta gentile che porta benefici a chi la riceve o alla collettività»

(foto Leonardo Ercoli)

di Antonietta Vitali

Lui, Giuseppe Visi, mente e cuore pulsante (le due cose riassunte in inglese con la parola Organizer) del Tedx Fermo, la cui terza edizione è andata in scena ieri nella splendida cornice del Teatro dell’Aquila di Fermo, parla sempre in chiusura dell’evento. E ogni volta, il suo intervento finale, è la perfetta sintesi dei valori che il mondo Tedx si propone di trasmettere. La formula è quella già nota, un tema scelto intorno al quale si sviluppano gli speech di otto relatori.

“Fill the gap” quello scelto per l’edizione 2023, cioè “riempi lo spazio”, annulla le distanze che questo tempo e il mondo attuale, creano nelle nostre vite. A fornire lo spunto più interessante l’intervento di Luca Ward, attore e doppiatore italiano molto noto al grande pubblico per avere prestato la sua voce ad attori che con i propri ruoli hanno scritto la storia del cinema. Un curriculum di tutto rispetto, un bagaglio pieno di esperienza, anche da poter insegnare alle nuove generazioni, che però oggi non conta più niente perché gli ingaggi non vengono più fatti in base al talento e alle capacità, ma in funzione di quanti follower si hanno sui social. “Nuovi mostri” creati dagli engagement rate e che creano un vuoto di competenze difficile da colmare e soprattutto difficile da spiegare ai giovani ai quali passa il messaggio, completamente sbagliato, che per crearsi un futuro solido non sia più necessario impegnarsi seriamente nello studio o nell’apprendere un mestiere.

Maurizio Lastrico si è rivelato molto coinvolgente, strappando più volte risate e applausi al pubblico durante i suoi max 18 minuti di discorso. Attore comico, nel corso del suo monologo ha voluto far capire al pubblico come un artista colma il vuoto che si può creare tra l’idea creativa e la realizzazione della stessa prendendo spunto anche dalla quotidianità.

Inizia il suo speech con un silenzio di un minuto Rosita Celentano durante il quale tutta la platea pensa “è proprio la figlia del padre”. In realtà quel silenzio serviva a far capire al pubblico che una pausa non è uno spazio vuoto da colmare ma da studiare, all’interno della quale, ad esempio, c’è la curiosità di percepire cosa succederà dopo. Nel suo messaggio, quindi, l’input ad imparare a nutrirsi, per migliorare, delle opportunità che possono nascondersi dietro ad un momento di attesa o di silenzio.

Venti anni, la passione per la tecnologia, una mente creativa e plus-dotata, e la consapevolezza per Greta Galli che ognuno ha i suoi vuoti da colmare, di qualsiasi natura essi siano. Il suo, ad esempio, è stato colmato dopo la conferma che il suo sentirsi diversa dai suoi coetanei e dai suoi compagni di scuola era dovuto ad un quoziente intellettivo molto superiore alla media.

Ci ha pensato la musica rock che arrivava dalle radio libere nate negli anni ’60 a colmare lo spazio vuoto di un ragazzino cresciuto in un paesino di provincia diventato poi uno dei chitarristi italiani più noti al grande pubblico. Nei ricordi di Maurizio Solieri, intervenuto in collegamento, l’emozione, ancora viva oggi, che la musica ha dato a tutta la sua vita e, anche da parte sua, il punto sullo stato attuale del panorama musicale non rivolto più a premiare il talento vero.

Sta nelle scelte e nel saper utilizzare il libero arbitrio, secondo Walter Di Francesco, illusionista e mentalista, il riuscire a colmare gli spazi della propria esistenza. Per la dottoressa Oliana Carnevali, biologa molecolare, è fondamentale colmare il gap culturale che abbiamo come consumatori finali e che ci spinge a fare acquisti sbagliati che danneggiano addirittura la nostra salute come l’eccessivo uso di plastica.

Nelle storie, secondo Cesare Catà, filosofo performer, che raccontano delle nostre tradizioni, del nostro passato, delle nostre origini, ci riconosciamo e troviamo il nostro presente. Perché uscire da un evento Tedx migliorati o con la mente che si accende di nuove idee? La spiegazione è stata nelle parole di Giuseppe Visi che racconta il Tedx come «una spinta gentile, come quella che dà un genitore a un figlio per farlo camminare da solo, per farlo iniziare a volare, o l’aiuto che si dà a fare il primo passo di una lunga maratona, o il consiglio di un amico fidato. Una spinta gentile che porta benefici a chi la riceve o alla collettività». Affiatatissimo, anche quest’anno, tutto il team del Tedx, oramai nutritissimo e con Velika Papiri sempre nel ruolo di braccio destro di Visi, insieme a Gianluca Marinangeli. Con tutti loro appuntamento al prossimo anno per una nuova spinta gentile in grado di farci migliorare ancora un po’ di più. 

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Leonardo Ercoli)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)

(foto Simone Corazza)


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