Fermo proietta i suoi tesori verso il futuro: la digitalizzazione per creare nuova cultura (Video)

FERMO - Due le sessioni del convegno “Il patrimonio culturale nell’era digitale: nuove prospettive di gestione e valorizzazione tra tradizione e innovazione” voluto dal dirigente del Comune, Saturnino Di Ruscio, ringraziato dal sindaco Paolo Calcinaro: «Questa è la nuova sfida: saper coniugare la digitalizzazione con il turismo per poter arrivare in tutti in continenti. Stanno arrivando molti fondi con il Pnrr per la digitalizzazione ed è quindi imprescindibile mettere in campo un buon lavoro che crei equilibrio tra accessibilità digitale e incoming»
Il video della città di Fermo

di Antonietta Vitali

È stato il bellissimo video di Fermo con, i suoi luoghi di interesse che formano il suo polo museale, il suo litorale, i suoi belvedere, il suo meraviglioso patrimonio artistico, a raccontare, prima delle parole, che con il convegno “Il patrimonio culturale nell’era digitale: nuove prospettive di gestione e valorizzazione tra tradizione e innovazione”, tenutosi stamani al Teatro dell’Aquila, con Fermo che punta a valorizzare la sua storia e il suo passato investendo sul futuro. Un incontro molto importante, voluto dal dirigente del settore Cultura del comune di Fermo, Saturnino Di Ruscio (che lo scorso 14 aprile ha presentato il convegno, insieme all’assessore Micol Lanzidei ai microfoni di RadioFm1), e che segna il passo con il nostro tempo del quale il mondo digitale è parte integrante, nel corso del quale si è cercato proprio di capire come valorizzare un patrimonio culturale per lasciare, comunque, una traccia della storia di una città, raccontandola digitalmente in maniera veloce, immediata, intuitiva e, soprattutto, efficace. 

Il dirigente Saturnino Di Ruscio e l’assessore Micol Lanzidei

Un’efficacia che per il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro corrisponde al «suscitare la curiosità di venire a visitarci. Questa è la nuova sfida –  ha continuato il primo cittadino – saper coniugare la digitalizzazione con il turismo per poter arrivare in tutti in continenti, facendoci conoscere e suscitando l’interesse di venire a trovarci fisicamente. Stanno arrivando molti fondi con il Pnrr per la digitalizzazione – ha detto sempre Calcinaro nel suo intervento – ed è quindi imprescindibile mettere in campo un buon lavoro che crei equilibrio tra accessibilità digitale e incoming».

Il primo cittadino ha anche ringraziato pubblicamente il dirigente Saturnino Di Ruscio «per aver organizzato il convegno e per tutte le attività che in questi anni ha promosso per la cultura e il turismo della città di Fermo come dirigente».

 

Due le sessioni del convegno, la prima introdotta dall’assessore alla cultura del Comune di Fermo Micol Lanzidei che nel presentarla ha dichiarato «questo processo di digitalizzazione dei musei è iniziato durante la pandemia. I fondi del Pnrr e del Pnd arrivano a potenziare questo percorso dandogli delle regole. Una grande sfida – le parole  dell’assessore – quella di trasformare l’immenso patrimonio nazionale in digitale, da affrontare anche con il personale occupato nel settore cultura, tenendo sempre presente – la conclusione di Lanzidei – che il digitale implementa e non sostituisce il patrimonio culturale vero e proprio che comunque va mantenuto in perfetto stato di conservazione».

Sandro Debono, consulente culturale della Repubblica di Malta e membro del comitato scientifico dell’Anchorage Museum in Alaska, Giovanni Pescarmona, Digital Humanist e collaboratore esterno del Ministero della Cultura, Daniela Tisi del dipartimento sviluppo economico beni e attività culturali della Regione Marche, sono stati i relatori della prima sessione.

 

Graziella Roselli Università di Camerino, Patrizia Dragoni e Pierluigi Feliciati dell’Università di Macerata, Paolo Clini dell’Università Politecnica delle Marche, Giovanni Boccia Artieri dell’Università Carlo Bo di Urbino, i relatori della seconda sessione che è stata introdotta da Saturnino Di Ruscio, dirigente dell’ufficio cultura del Comune di Fermo. L’evento è stato realizzato con il patrocinio della Regione Marche, della Fondazione Marche Cultura, della Provincia di Fermo e delle università di Macerata, Camerino, Carlo Bo di Urbino, Politecnica delle Marche.  Molte le scolaresche presenti all’interessante convegno, moderato dalla giornalista Daniela Gurini, e che il professor Betti, intervenuto in rappresentanza dell’Università di Macerata, ha definito «un passo molto importante per la città di Fermo verso la digitalizzazione il cui compito non deve essere solo quello di valorizzare e gestire il patrimonio culturale esistente ma anche quello di creare nuova cultura». 

Fermo, arriva il convegno ‘La cultura nell’era digitale: come gestirla e valorizzarla tra tradizione e innovazione’ (Video)

 


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