La macabra protesta contro le multe in centro storico a Fermo: braccio “mozzato” sul cruscotto

FERMO - Ieri pomeriggio sul cruscotto di un'auto parcheggiata dalle parti del Liceo Classico è comparso un braccio "mozzato" (ovviamente finto) con un cartello "questo è il vigile che ha provato a multare i residenti". A monte le lamentele per le sanzioni e la proposta di togliere la ripartizione in zone e di lasciare solo la Ztl

Scherzosa? Macabra? Sicuramente d’impatto. Parliamo della singolare, per usare un eufemismo, protesta di un residente in centro storico a Fermo, contro le multe della Polizia locale. Che, come qualsivoglia protesta, aveva l’obiettivo di richiamare l’attenzione. Missione compiuta.

Ieri pomeriggio, infatti, sul cruscotto di un’auto parcheggiata dalle parti del liceo Classico, dunque proprio sotto piazza del Popolo, è comparso un braccio mozzato, ovviamente finto, di quelle che si trovano nel periodo di Carnevale o di Halloween per fare gli scherzi. E sotto la mano un cartello che non lascia troppi spazi ad interpretazioni: “questo è il vigile che ha provato a multare i residenti”. Messaggio “macabro”, si dirà? Sgradevole? Sarcastico? Ogni lettura è lecita, in questi casi. Di certo diretto. E passando dal caso specifico alla situazione generale che si vive in centro storico emerge un malcontento vissuto e condiviso da diversi residenti che da tempo puntano l’indice contro le zone in cui è diviso proprio il cuore della città. Per andare al nocciolo della questione nel mirino ci finisce la suddivisione in zone.

Sì perché se uno vive, ad esempio, nella zona 1 e parcheggia in un’altra zona viene sanzionato. Per il permesso a parcheggiare nella propria zona di residenza si sborsa un’inezia (7 euro all’anno). Ma il problema non è tanto il tagliando quanto la “ristrettezza” delle singole zone che quasi mai riescono ad accogliere tutte le auto dei residenti. Spesso e volentieri questi, infatti, per rientrare a casa, sono costretti a posteggiare fuori dalla loro area di residenza. E li scattano le sanzioni. Cosa si chiede, dunque? Semplice: via quelle zone numerate. Si passi a un più generico “Ztl”. E c’è anche chi chiede un limite massimo di permessi per ogni nucleo familiare. Richieste avanzate già in passato all’amministrazione comunale e che oggi tornano alla ribalta come questa volta con la protesta “pulp” (o magari “splatter”) del braccio mozzato.

r.c.


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