Braccio “mozzato” sul cruscotto. Torresi: «Inaccettabile, il “burlone” sarà chiamato a rispondere delle sue azioni»

FERMO - La dura presa di posizione del vicesindaco e assessore alla Polizia locale a difesa delle divise fermane. Il comandante Palloni: «Noi operiamo sempre con diligenza e competenza nel rispetto delle norme e soprattutto nell'interesse e a servizio della collettività»

Il vicesindaco e assessore alla Polizia locale, Mauro Torresi

Dopo le parole, durissime, di condanna, del sindaco Paolo Calcinaro, sul braccio finto “mozzato” esposto su un cruscotto di un’auto per protesta contro le multe, arrivano anche le dichiarazioni dell’assessore con delega alla Polizia Locale e vicesindaco, Mauro Torresi, e quelle del comandante della Polizia locale fermana, Vittorio Palloni. Ovviamente Torresi è in linea, totalmente, col primo cittadino.

«Non ho affatto preso bene l’immagine con il braccio mozzato riconducibile ad un agente. Minimizzare l’accaduto definendola “sarcastica” sarebbe la strada più comoda, come purtroppo accade spesso in casi simili in Italia. Si tratta invece di un gesto che, nella sua completa stupidità, tende a minacciare chi, quotidianamente, svolge con serietà il proprio lavoro garantendo tranquillità e sicurezza ai cittadini. Cittadini che spesso ammettono ed accettano di tutto, tollerando fin quando, però, non tocca direttamente loro subire “soprusi”, come vengono giudicate a torto ed in modo ingiusto le sanzioni, proprio come in questo caso. Se c’è un problema venga esposto come tale, a noi dell’amministrazione, in quanto organo decisionale di competenza. Non è di certo commettendo cretinate del genere che la faccenda troverà soluzione, anzi. Rendo quindi noto che, nella medesima giornata di ieri, dal Comando di Polizia Locale è stata inoltrata alla Procura della Repubblica una denuncia contro ignoti. Pertanto il “burlone” sarà presto chiamato a rispondere delle proprie azioni nelle sedi preposte. Gli agenti del Comando fermano sono invece chiamati ogni giorno a svolgere un lavoro sfaccettato e diversificato tra il rilievo dei sinistri stradali, la tutela dell’ambiente, la vigilanza edile e commerciale, permessi pubblicitari, presidi scolastici, indagini di polizia giudiziaria, numerose pratiche burocratiche e molto altro. Tutto sempre sotto la costante lente critica di ingrandimento amplificata da social e dal web, dove i più si sentono spesso e senza avere titoli, giornalisti, analisti, opinionisti e giuristi gettando fango sul lavoro altrui. Ad ogni modo, noi continueremo a fare il nostro lavoro, come Amministrazione comunale e come Corpo di Polizia Locale, nel rispetto delle normative vigenti e del contemporaneo, immancabile, rispetto per il cittadino. Proprio per come abbiamo sempre fatto».

Il comandante della Polizia locale di Fermo, dirigente superiore Vittorio Palloni

Sulla vicenda, si diceva, interviene anche il comandante della Polizia locale, Vittorio Palloni: «Stiamo ricevendo telefonate e messaggi di solidarietà sia da parte di colleghi di altri Comandi che da singoli cittadini con riferimento alla foto dell’articolo. Io stesso esprimo la più ampia solidarietà e il pieno sostegno a tutti i miei colleghi per il lavoro che giornalmente svolgono con impegno e professionalità – dichiara il comandante – Voglio precisare che il personale del Corpo della Polizia locale ha sempre operato con diligenza e competenza nel rispetto delle norme e soprattutto nell’interesse e a servizio della collettività. Tra le tante funzioni che il personale di Polizia locale svolge oltre ai rilievi degli incidenti, alla vigilanza annonaria, a quella edilizia, a quella ambientale e a molti altri compiti istituzionali, vi è anche il controllo delle zone riservate ai residenti. Tale controllo è finalizzato al rispetto delle norme e a garantire ai residenti di queste zone la possibilità di un parcheggio che altrimenti potrebbe essere occupato da altri».

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