«Vorrei dire “finalmente”. Perché uno dei primi obiettivi che ci eravamo dati dopo la ripartenza di Confindustria Fermo è stato quello di creare la sezione Sanità Privata. Una rappresentanza fondamentale per dare voce a un sistema di cui tutti conoscevano l’importanza, ma che la pandemia ha reso indispensabile» spiega Fabrizio Luciani, presidente di Confindustria Fermo.
È la prima volta che la sezione entra nella famiglia degli industriali. «Siamo di fronte a una fase di grandi investimenti e di profonde modifiche – prosegue – ma preferisco dire migliorie, del sistema sanitario nazionale e locale. Le aziende private sono a disposizione del pubblico, che è un modello imprescindibile da rafforzare ed efficientare».
Tra le realtà che hanno scelto di fare squadra: BIOTRE sas, R.I.T.A. srl, ALFAMED srl, SAN SERAFINO di Piersanti A. & C. sas, ORTHOTEC srl. Insieme garantiscono lavoro a centinaia di dipendenti.
«Le prime associate hanno core business molto variegati: biomedicale, servizi ospedalieri, diagnostica., analisi Copriamo ogni aspetto e questo ci permette di guardare con fiducia al futuro, perché siamo certi che tante altre realtà, sono un centinaio tra piccole e grandi quelle operanti in tutta la provincia, si assoceranno. C’è bisogno di parlare con una voce unitaria».
Confindustria Fermo, che mette a disposizione la sua forza regionale, i servizi e il personale, vuole portare le istanze della Sanità Privata sui tavoli di Regione Marche e Ast, dialogando anche con le organizzazioni sindacali. «Ma non saremo solo il megafono delle richieste, quel che chiediamo agli imprenditori è un ruolo attivo. Dobbiamo pensare a proposte, piani di azione che possano legare sempre più e in maniera win win il servizio pubblico a quello privato, che spesso è convenzionato e quindi a tutti gli effetti parte del pubblico».
Il territorio fermano di fronte a sé ha numerose sfide: «C’è il nuovo ospedale ormai in fase di definizione, grazie anche all’ottimo lavoro che sta svolgendo la ditta Carron che ha vinto l’appalto. Una struttura d’eccellenza, sulla carta, che dobbiamo rendere tale non appena pronta. Deve essere il perno di una rete territoriale in cui il privato gioca il ruolo fondamentale tra ambulatori, case di riposo, centri di fisioterapia fino al piccolo ospedale di Villa Verde. Anche in vista dei bandi della nuova programmazione europea, oltre che del Pnrr, dobbiamo essere pronti con progetti».
Quello che durante la prima assemblea è emerso con chiarezza, anche nelle parole del neo presidente della sezione, l’avvocato Maurizio Natali, è che «le imprese sanitarie associate sono e saranno sempre più un supporto per decongestionare il Murri e le strutture collegate, garantendo livelli di trattamento elevati. Sappiamo di poter fare di più, ma entrare finalmente nelle dinamiche anche politiche della gestione sanitaria ci permetterà di favorire quelle convenzioni che rendono il privato una costola del sistema sanitario regionale e di certo non un concorrente».
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