Porto San Giorgio, ultimo appuntamento di “Una scuola da (a)mare” con Anmi e Guardia Costiera

PORTO SAN GIORGIO - Questa mattina, presso l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, si è svolto l'incontro conclusivo del progetto "Una scuola da (a)mare". Hanno partecipato alcune scolaresche di quarta elementare dell'istituto Nardi. Presenti il comandante, Cristiano Caluisi, il comandante Motovedetta, Antonio Altavilla, il presidente Anmi, Giuseppe Vecchiola, il vicepresidente, Diego Cherri e in rappresentanza del settore della pesca, Claudio Quondamatteo

 

di Alessandro Luzi

Davanti al luccichio di un mare cristallino e sotto un cielo terso, questa mattina si è chiuso il progetto “Una scuola da (a)mare”, organizzato dalla Guardia Costiera di Porto S. Giorgio. L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Porto San Giorgio, presso la sua sede sul lungomare A. Gramsci, ha ospitato gli alunni delle classi quarte dell’istituto Nardi. Una giornata ideale, dal punto di vista meteorologico, per parlare di mare, di spiaggia, di pesca e di tutela dell’ambiente. Ad accogliere i giovanissimi studenti sono stati il comandante del Circomare, Cristiano Caluisi, il comandante Motovedetta, Antonio Altavilla, il presidente Anmi, Giuseppe Vecchiola, il vicepresidente, Diego Cherri e in rappresentanza del settore della pesca, Claudio Quondamatteo.

L’appuntamento si è aperto con la cerimonia dell’alzabandiera, quindi inno nazionale, mano destra sulla tempia per il saluto militare, e tricolore al vento. Poi l’immersione nel mondo marittimo. «L’obiettivo di questi incontri consiste nel farvi conoscere le pratiche di pesca tradizionale sangiorgese, le procedure della filiera ittica e sensibilizzarvi sulla tutela dell’ambiente – ha spiegato Caluisi agli alunni -. Tutto fa parte di un progetto ministeriale e si conclude con la giornata del mare e della cultura marinara, istituita nel 2017. In realtà si doveva svolgere l’11 aprile ma era durante le vacanze pasquali quindi è stata posticipata ad oggi». Davanti allo sguardo curioso e attento dei bimbi, Claudio Quondamatteo, dedito alla pesca delle vongole, ha raccontato le proprie esperienze in mare: «Per il tempo trascorso, sono io ad appartenere alla barca e non viceversa. Abbiamo capito che dal mare possiamo estrarre solo un certo quantitativo di pesce altrimenti in futuro ne avremo molto meno. La mia attività si svolge tra San Benedetto e Porto Sant’Elpidio. La mattina ci alziamo molto presto, alle 4.30. Poi con le nostre imbarcazioni ci dirigiamo nelle zone dove ci sono più vongole, individuate grazie a dei Gps. Torniamo verso le 8.30, scarichiamo il pescato che poi viene distribuito nelle attività commerciali locali. Purtroppo a volte capita di trovare anche della plastica che, una volta tornati a terra, gettiamo nella raccolta differenziata. Ho iniziato a frequentare questo mondo all’età di 14 anni, nutro una grande passione per il mare». Poi, grazie al modellino della sua vongolara, ha mostrato tutti i componenti utilizzati durante la pesca.

L’Anmi di Porto San Giorgio è un’associazione fortemente radicata sul territorio. A illustrare brevemente la sua storia il presidente, Giuseppe Vecchiola: «È stata fondata nel 1969 grazie a un gruppo di volontari, nel 1980 è stata fissata la prima pietra dai nostri genitori e nel 1982 è stato aperto questo stabilimento. Tutti i soci hanno sempre lavorato per beneficenza, motivati dalla forte passione per il mare, in quanto questo ente non ha scopo di lucro. Ospitiamo tante manifestazioni e da due anni è la sede della giornata del mare». «A 18 anni abbiamo svolto il servizio militare in Marina – ha sottolineato Cherri ai bimbi -. C’è chi ha avuto la fortuna di essere imbarcato. Siamo contenti di essere qui e siete sempre i benvenuti nella nostra spiaggia». Il mare ha delle regole e a farle rispettare è il comandante della Motovedetta, Antonio Altavilla, con il suo equipaggio: «Innanzitutto aiutiamo le persone in difficoltà, poi controlliamo che vengano rispettate le distanze delle imbarcazioni dalle coste e dagli impianti. Il pesce è una risorsa che va tutelata quindi non si può pescarne tanto. Consentiamo anche di fare il bagno in sicurezza, sorvegliando i percorsi delle barche e il corretto comportamento dei bagnini». Terminate le testimonianze, tutti in spiaggia per dei giochi didattici.

 

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