facebook twitter rss

Ciriaci presente a TuttoFood: «Momento di orgoglio per il Made in Marche»

FIERA - Il commento di Graziella Ciriaci nel ruolo di amministratore delegato dell’azienda Ciriaci, in occasione del “TuttoFood” a Milano «perché promuovere il food italiano vuol dire valorizzare la sua distintività che nasce innanzitutto dal legame con il territorio»

«E’ stato davvero un momento di orgoglio per l’eccellenza del made in Italy, del made in Marche alimentare». Questo il commento di Graziella Ciriaci nel ruolo di amministratore delegato dell’azienda Ciriaci, in occasione del “TuttoFood” a Milano «perché promuovere il food italiano vuol dire valorizzare la sua distintività che nasce innanzitutto dal legame con il territorio». Ciriaci è presente, infatti, nei padiglioni di Fiera Rho fino all’11 maggio, per la manifestazione che guarda ai mercati internazionali.

«Le eccellenze agricole e industriali di tutta la Filiera Italia credono nel nostro Paese, nel settore e nei valori comuni di sostenibilità, qualità e trasparenza come elementi fondanti della filiera stessa. I temi affrontati saranno coerenti con i principi esposti e verranno condivisi all’unanimità. E noi siamo orgogliosi di far parte proprio della Filiera Italia, e il TuttoFood è stata la migliore occasione possibile  per metterli in luce».

«La risposta unitaria arrivata da tutta la filiera zootecnica italiana è stata eccezionale come eccezionale e mai vissuto prima è stato il rischio a cui tutti noi siamo esposti», ha dichiarato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, durante l’incontro organizzato da Filiera Italia e Coldiretti proprio a TuttoFood dove è stata lanciata la prima alleanza italiana di filiera contro il cibo sintetico, come hanno fatto sapere, con una nota, proprio da Filiera Italia.

«All’incontro hanno preso parte professori universitari e, per la prima volta insieme, tutte le associazioni industriali di filiera sul palco per dire no agli alimenti sintetici», si legge nel comunicato. «Tutti insieme qui per dire ‘no’ a cibi sintetici che a livello globale sostituirebbero 1,3 miliardi di agricoltori che vivono di zootecnia, con pochissime multinazionali, e colpirebbero le esportazioni delle nostre eccellenze che oggi crescono con ritmi a due cifre», ha sottolineato Scordamaglia che aggiunge: «A essere cresciute di più sono le esportazioni alimentari in Francia, con un + 24%, davanti alla Germania (+19%) che a livello assoluto con 9,4 miliardi di euro resta il nostro primo mercato di esportazione e agli stati uniti (+15%)».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti