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FI: «Oltre 13 milioni al Fermano contro rischio alluvioni e a difesa della costa»

TERRITORIO - «A Porto Sant'Elpidio sono destinati 8.407.782 euro per la realizzazione di scogliere emerse, come secondo stralcio. Il secondo è destinato a Sant'Elpidio a Mare per la riduzione del rischio idraulico dell'Ete Morto nel tratto compreso dall'attraversamento dell'acquedotto a monte dell'A14, alla sp 27 Elpidiense. Il terzo, per Fermo, è per la trasformazione di 6 scogliere sommerse in scogliere emerse a Marina Palmense»

Da sin. Gianluca Pasqui, Stefano Aguzzi e Jessica Marcozzi

«Oltre 13 milioni per il Fermano. La Regione ha infatti stanziato 8,4 milioni per il comune di Porto Sant’Elpidio, tre milioni per il comune di Sant’Elpidio a Mare e due milioni per Fermo. Stiamo parlando delle “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” scaturite dal Pnrr». E’ quanto annunciano da FI, con la capogruppo regionale Jessica Marcozzi e il consigliere regionale Gianluca Pasqui.

«Partiamo dal primo importo, a Porto Sant’Elpidio sono destinati 8.407.782 euro per la realizzazione di scogliere emerse, come secondo stralcio. Il secondo è destinato a Sant’Elpidio a Mare per la riduzione del rischio idraulico dell’Ete Morto nel tratto compreso dall’attraversamento dell’acquedotto a monte dell’A14, alla sp 27 Elpidiense. Il terzo, per Fermo, è per la trasformazione di 6 scogliere sommerse in scogliere emerse a Marina Palmense. Sono gli interventi – specificano gli azzurri – previsti dalla Regione a difesa dal rischio alluvione e per le opere a difesa della costa. Opere finanziate con risorse Pnrr che dimostrano l’attenzione dell’amministrazione regionale e di Forza Italia, con l’assessore Stefano Aguzzi e il gruppo consiliare FI, alla tenuta del territorio in termini ambientali e geologici, a partire dal Fermano. La vera rinascita dei nostri territori non può precludere un consolidamento ambientale che rappresenta il punto di partenza, sia in termini di sicurezza e incolumità pubblica, sia di rilancio economico e produttivo per categorie, come quelle legate all’agricoltura, alla spiaggia o quelle che opera in maniera industriale a ridosso dei corsi d’acqua, che rappresentano la spina dorsale del pil locale».


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