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Itet Carducci-Galilei, da 100 anni al passo con i tempi per proiettare gli studenti verso il futuro: «Eccellenza e orgoglio delle Marche» (Video e Foto)

FERMO - Targa ed encomio donati alla dirigente Cristina Corradini nel corso dei festeggiamenti al teatro dell'Aquila: «Due riconoscimenti che mi sento di condividere e di dedicare a tutte le persone che nel corso di questi 100 anni hanno lavorato affinché questa scuola, crescendo di volta in volta, diventasse un orgoglio per la regione Marche. Primi fra tutti coloro che un secolo fa hanno avuto la lungimiranza di darle vita»
Il video dei festeggiamenti dell'Itet Carducci Galilei di Fermo

di Antonietta Vitali

1923-2023, 100 anni di vita dell’Itet Carducci – Galilei di Fermo celebrati con una festa sentita e partecipata tenutasi al Teatro dell’Aquila di Fermo ieri pomeriggio. L’inno d’Italia, eseguito dalla banda dell’istituto scolastico, ad aprire i festeggiamenti, seguito da un video con le foto dei fatti più salienti accaduti nel mondo in questo ultimo secolo, a dimostrazione del fatto che nel corso di tutti questi cento anni il Carducci era lì, a segnare il passo con i tempi preparando al futuro le migliaia di ragazzi che sono usciti dalle sue classi per entrare nel mondo del lavoro. 

 

All’evento molte le personalità intervenute, alcune delle quali hanno vestito anche gli abiti di studenti della scuola festeggiata. «La città intera – l’intervento del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – festeggia con la scuola. Una realtà importante di Fermo, con la quale come Comune abbiamo collaborato spesso per diversi progetti di cui abbiamo condiviso la realizzazione fino all’alternanza scuola lavoro degli studenti». «La mia prima supplenza di informatica – ha raccontato Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia – è stata proprio al Carducci di Fermo, una scuola che mi ha dato la possibilità di apprendere l’arte dell’insegnamento e un istituto di grande livello dalle profonde radici ma in continua evoluzione per stare al passo con i tempi».

 

«Un percorso – le parole della senatrice Elena Leonardi – quello dell’istituto Carducci Galilei che non è rimasto chiuso dentro le mura di una scuola ma che ha saputo fondersi con il territorio nella creazione del suo tessuto socio-economico». «Come Provincia di Fermo – ha spiegato il suo presidente, Michele Ortenzi – stiamo facendo degli investimenti importanti per questo istituto scolastico che veramente merita vengano realizzati prima possibile per proiettarsi sempre di più nel futuro». 

 

Un’eccellenza anche dal presidente di Camera di Commercio Marche, Gino Sabatini che ha anche dichiarato «aiutare la scuola vuol dire aiutare i giovani che sono il futuro, per questo devono essere formati al meglio per l’ingresso nel mondo del lavoro». È stato un ex allievo del Carducci anche Marco Marinangeli, consigliere regionale, che i suoi cinque anni di scuola superiore li ha ricordati come divertenti e appassionati. Consegnati da Marinangeli a Cristina Corradini, dirigente scolastica dell’Itet Carducci Galilei, una targa e un encomio per i 100 luminosi anni di attività della scuola. 

«Due riconoscimenti – tra le parole di ringraziamento della dirigente Cristina Corradini –  che mi sento di condividere e di dedicare a tutte le persone che nel corso di questi 100 anni hanno lavorato affinché questa scuola, crescendo di volta in volta, diventasse un orgoglio per la regione Marche. Primi fra tutti coloro che un secolo fa hanno avuto la lungimiranza di darle vita».

 

Un logo creato ad hoc per l’importante compleanno il cui stile modernista risalente ai primi del novecento è stato spiegato dal professor Novelli, insegnante del corso di grafica; un’app di gioco creata con il supporto di alcuni sponsor e spiegata dal professor Monti come uno strumento per cambiare metodi di insegnamento favorendo nuove forme di apprendimento; un brano musicale, avente come tema la parità di genere, nato tra i banchi di scuola da un’idea di Ludovico Candidori, studente della classe 4^AFM, che vince un concorso musicale. 

 

Cento anni che hanno rappresentato una vera e propria continua evoluzione di cui sarebbe andato fiero anche Giovanni Battista Carducci, architetto e mecenate fermano, al quale è intitolato l’istituto e il cui percorso professionale, espressosi molto nel rinnovamento della struttura architettonica della città di Fermo, è stato ricordato con passione da Maria Chiara Leonori, direttrice della Biblioteca Romolo Spezioli di Fermo. Da parte sua un invito ai giovani studenti di oggi, ossia «quello di andare nelle biblioteche a cercare le proprie passioni, non smettendo di usare internet, che è comunque uno strumento prezioso di ricerca, ma che può essere affiancato anche da un buon libro».



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