“We leave again”, torna la sfilata dell’Ipsia: le creazioni sul red carpet di piazza del Popolo

FERMO - L’evento del 9 giugno alle 21,30, sarà il saggio di fine specializzazione della sezione moda. Ospiti La Rua e Il Doppiatore marchigiano. La dirigente Bernardini: «Si tratta di un progetto trasversale che ha coinvolto tutti gli indirizzi del nostro istituto che hanno fattivamente collaborato alla realizzazione della serata»

di Antonietta Vitali

Torna, dopo due anni di stop, anche il fascino di una sfilata di moda a Fermo, in Piazza del Popolo, con l’evento “We leave again” che andrà in scena venerdì 9 giugno alle 21,30 e che sarà il saggio di fine specializzazione della sezione moda dell’Ipsia  “Ostilio Ricci” di Fermo. Cambio di location, rispetto agli altri anni quando la sfilata era organizzata al Teatro dell’Aquila, che non è avvenuto a caso perché ha come obiettivo quello di accogliere quanti più spettatori possibili.

Il tema scelto per le linee degli abiti è quello del recupero, in perfetta sintonia con la nuova consapevolezza mondiale. Sono stati utilizzati degli abiti già presenti a scuola perché realizzati in anni precedenti e a loro, gli studenti dell’ultimo anno, hanno dato nuova vita attraverso restyling e nuove riformulazioni.

«In realtà – ha dichiarato la dirigente scolastica dell’Ipsia di Fermo, Annamaria Bernardini – si tratta di un progetto trasversale che ha coinvolto tutti gli indirizzi del nostro istituto che hanno fattivamente collaborato alla realizzazione della serata». Due gli ospiti d’onore: il gruppo musicale La Rua rappresentato in conferenza stampa dal front man Daniele Incicco, e il duo comico de Il Doppiatore Marchigiano cioè Riccardo Lombardelli e Alberto Barabucci. I primi allieteranno la serata con i loro brani musicali, compreso l’ultimo singolo appena uscito dal titolo “I cinghiali”. I secondi, invece, porteranno in scena personaggi famosi del mondo della moda facendoli parlare in dialetto maceratese e fermano. Un ringraziamento speciale è stato rivolto dalla dirigente Bernardini al Comune di Fermo che, tramite i due assessori Mauro Torresi e Micol Lanzidei, ha reso possibile la realizzazione dell’evento. Molte anche le associazioni coinvolte nella serata tra le quali Il Ponte e Unicef.

«Una sfilata che rappresenta la perfetta conclusione di un percorso scolastico» così l’hanno definita i tre insegnanti, Eleonora Plamoni, Rossella Angelini e Mauro Baldassarri, che hanno lavorato con i ragazzi per mettere in scena la perfomance finale con l’augurio che sia di buon auspicio e la giusta motivazione per il futuro dei giovani che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro. 

I ragazzi, dunque, torneranno a vivere insieme l’evento finale dell’anno, un appuntamento che segna l’anno della ripartenza, il ritorno alla normalità, ma anche la scoperta di nuovi orizzonti. «Quest’ultimo periodo infatti – rimarcano dall’istituto – ha messo tutti di fronte a nuove sfide di carattere globale che hanno portato e porteranno a una rilettura della nostra quotidianità. E così, partendo da quanto proposto da Milano Unica sulle tendenze moda delle prossime stagioni, l’Ipsia O.Ricci ha deciso di intraprendere un percorso di riflessione sul mondo della moda, sui cambiamenti degli ultimi anni e sulle future sfide, in una società dove emergono, sempre più evidenti, i problemi legati all’emergenza ambientale e sociale, che bisogna affrontare con una rinnovata progettualità.  Operare una scelta di inversione radicale di tendenza con cui frenare le scelte consumistiche estreme cui eravamo abituati a confrontarci, necessita un approccio con nuove sfide e nuove idee: per questo, materiali di riuso e di riciclo sfileranno in passerella, gli studenti si faranno portavoce di un’inversione di rotta, in una cassa di risonanza importante come quella di Piazza del Popolo di Fermo. Temi conduttori saranno il Pensiero, l’Azione e l’Emozione, declinati secondo un nuovo ideale di bellezza, fantasia e creatività, per raggiungere nuovi obiettivi, più profondi e molto più appaganti. Non avere paura di mostrare i propri sentimenti e le proprie emozioni in un gioco di colori, forme e volumi che rielaborano capi già confezionati ai quali gli alunni regaleranno una nuova vita e una nuova luce».


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