Potrebbe essere un’associazione di pensiero che nasce quasi in automatico, se ci si trova a partecipare ad un evento pensato per unire bambini e libri, quella di risalire con la memoria a quale sia stato il primo libro ricevuto in regalo durante la propria infanzia. Sarà altrettanto facile trovare quel ricordo lì, fisso e indelebile nella memoria e rivedere, ad esempio quel libro di Pollyanna dalla bellissima copertina rigida blu e dorata che arrivò l’estate delle vacanze tra la prima e la seconda elementare. Ciascuno di noi ha fissato il legame con i libri e la lettura in maniera diversa e soggettiva ma, quasi sicuramente, questo rapporto è iniziato da bambini. Il momento storico odierno traccia un rapporto giovani generazioni – libri più in pericolo rispetto agli anni passati perché fin da piccolissimi l’attrazione è rivolta verso gli smartphone o i tablet eppure, ribadiscono insegnanti ed esperti di educazione infantile, il legame con la lettura è qualcosa che va protetto, alimentato, continuamente coltivato in quanto parte integrante dello sviluppo intellettivo.
Questa la motivazione primaria dell’evento “Crescere con un libro” svoltosi, nella sua terza edizione, a Petritoli, ieri, sotto l’organizzazione del Comitato Biblioteca Comunale “Luigi Mannocchi” e del Comune di Petritoli con l’assessorato alla Cultura. «Un progetto iniziato anni fa – ha dichiarato Daniela De Carolis, consigliera con delega alla cultura del Comune di Petritoli – a cui teniamo molto perché è importante far avvicinare i bambini alla lettura. Non è un attaccamento facile da realizzare – ha proseguito De Carolis – ma che può arrivare, inizia con la mamma e il papà e poi il passaggio è via via individuale fino a continuare in età adulta».
Un impegno sostenuto nell’essere portato avanti anche dal comitato biblioteca presieduto da Sonia Vitali che ha ribadito «il fondamentale potere formativo della lettura» mentre ha ricordato che il suo primo libro ricevuto in regalo le arrivò l’anno della sua prima comunione come dono da parte della sua maestra delle elementari.
«Molti i modi per avvicinare i bambini alla lettura – secondo la professoressa Lucia Paciaroni, docente di Letteratura per l’infanzia presso l’Unimc – uno, ad esempio, è la lettura a voce alta condivisa ma anche gli albi illustrati, cioè libri caratterizzati dall’uso di poche parole e molte figure rappresentate attraverso varietà di stili, tecniche di illustrazione e scelte iconografiche».
Nell’ottica di leggerli ai propri bimbi l’omaggio fatto di libri per l’infanzia e pensato dall’organizzazione dell’evento per i neo genitori dei piccoli nati nel 2021 e nel 2022 a Petritoli. Tante matite colorate e moltissima fantasia per i disegni partecipanti al concorso legato all’evento. A realizzarli sono stati i bambini delle seconde, terze, quarte e quinte classi delle scuole di Petritoli, Monte Giberto, Capparuccia, Ponzano di Fermo, Montottone. A giudicare i vincitori una commissione esaminatrice composta dall’artista Marco Monaldi, l’architetto Lamberto Santoni, l’artista Giuseppe Rinaldo Basili che ha dichiarato «l’arte è soprattutto pensiero, quindi quello che contano sono le idee e le idee vengono leggendo i libri».
Coinvolgente sia per i bambini che per gli adulti in sala, l’intervento di Sabrina Mengoni, insegnante elementare e scrittrice del libro “Non parlo più”, un testo all’interno del quale racconta la storia di una sua ex alunna, Arianna. Quando la conosce in prima elementare, la bambina vive un periodo difficile di mutismo selettivo dovuto ad un trauma che sarà la piccola stessa a raccontare in un tema in terza elementare. Lei, Sabrina, osservando quella bambina sola e chiusa in un mondo tutto suo, entra in quel dolore in punta di piedi aiutando, piano piano, Arianna ad aprirsi al mondo e al suo futuro.
Entusiasmo, questo il sostantivo più adatto per descrivere la reazione dei bambini, che hanno dimostrato nel corso del pomeriggio, di aver partecipato fattivamente a tutti i vari step dell’evento nato proprio tra i banchi di scuola, grazie all’impegno dei docenti che quotidianamente si adoperano per trasmettere strumenti, come la lettura, importanti per il futuro degli alunni da loro seguiti. Segno evidente che nel sistema scolastico esiste un professionismo serio e competente che davvero ha a cuore l’educazione dei ragazzi e al quale i genitori di oggi dovrebbero imparare ad affidarsi di più.
Antonietta Vitali
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