Da sx Simone Tenerelli e Remigio Giannetti
di Francesco Silla
Intervistati in studio a Radio Fm1 questo pomeriggio da Alessandro Luzi, i ragazzi della Consulta degli studenti del Conservatorio di Fermo, Simone Tenerelli e Remigio Giannetti. I due hanno affrontato il tema dei problemi e dei ritardi nella ristrutturazione del Pergolesi, tra carenza di aule e disagi per gli studenti. Sono criticità che vanno avanti ormai da tempo e dopo l’ennesimo stop forzato dei lavori, i rappresentanti della Consulta hanno deciso di far sentire la propria voce.
«Le lamentele sui lavori al tetto avevano sortito i loro frutti. Invece ci era stato promesso che i lavori riguardanti le aule sarebbero partiti subito. Così non è stato. Anzi, ci è giunta voce che inizieranno tra qualche mese, cioè dopo l’apertura del prossimo anno accademico. – ha raccontato Tenerelli – Non possiamo permettercelo. Con il nuovo anno si tornerà con una situazione di normalità, in presenza. Quindi abbiamo bisogno di aule per svolgere le lezioni. Quest’anno è stato difficile studiare e provare, perché gli spazi disponibili erano davvero pochi».
«Purtroppo le conseguenze si vedono anche nella difficoltà di creare nuovi progetti musicali – ha aggiunto poi Giannetti – C’è meno spazio e quindi meno possibilità di incontro. Il prossimo anno sarà drammatico con la riapertura di tutte le lezioni in presenza. Penso che questo si ripercuoterà sulla scelta dei futuri studenti di studiare qui o in un altro Conservatorio. Qualcosa si era mosso con la conclusione dei lavori sul tetto, ma ci ritroviamo bloccati un’altra volta, con la ditta appaltatrice che ha rinviato i lavori. Le opere di riqualificazione sono in mano alla Provincia ma attualmente i nostri disagi sembrano non interessare. La musica purtroppo è sempre accantonata e messa all’ultimo posto della programmazione politica. Su altre tematiche invece si muovono molto più rapidamente. In che posto è la cultura nelle agende degli amministratori?».
«Quello che chiediamo come Consulta e come studenti è che la macchina burocratica si muova e ci possa mettere a disposizione delle aule, magari unendo le forze tra Provincia e Comune di Fermo. –ha continuato Giannetti – Ci erano state promesse dal Comune le aule che in questo momento sono destinate al Buc, che però a sua volta deve essere spostato nel nuovo mercato coperto. I lavori devono finire anche lì e forse avremo a disposizione quei luoghi solo verso fine novembre».
«Fortunatamente ora si avvicina la stagione estiva e il Conservatorio viene vissuto in maniera meno intensa. La nostra preoccupazione è per il prossimo settembre, quando inizierà il nuovo anno – hanno aggiunto – Se i lavori non saranno terminati, speriamo almeno di avere delle aule sostitutive a disposizione. Questa situazione mina lo spirito universitario e crea disagio negli studenti, che non possono vivere il Conservatorio al meglio. Speriamo si possa trovare una soluzione al più presto».
Nel frattempo, però sono stati avviate delle collaborazioni, a dimostrare che, nonostante le difficoltà, il Conservatorio va avanti. In particolare, una collaborazione con lo Spazio Betti, che permette agli studenti di testarsi e suonare in jam session, per fare esperienza sul palco. «Abbiamo visto persone contente e musicisti che potevano fare il mestiere per cui hanno studiato. È sempre difficile – ha concluso Giannetti – trovare un palco e queste jam session sono fondamentali».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati