Uccise il figlio di due mesi e stava scontando l’ergastolo: morto Denny Pruscino

MALORE fatale nel carcere di Padova dopo che aveva giocato a calcetto con altri detenuti. Aveva 42 anni. Il fatto che scosse l'opinione pubblica accadde a Piane di Morro di Folignano nel giugno 2011. Anche la moglie Katia Reginella venne accusata di omicidio e condannata. Nel 2018 per lui nuova condanna: 6,5 anni dal Tribunale di Ascoli per violenza di gruppo sulla stessa Reginella

Denny Pruscino

 

di Andrea Ferretti

 

E’ morto nel carcere di Padova, dove stava scontando l’ergastolo, Denny Pruscino che insieme alla moglie Katia Reginella venne accusato di aver ucciso il figlio Jason di appena due mesi di vita. Accadde dodici anni fa, era il 23 giugno 2011, a Piane di Morro di Folignano. Il caso sconvolse l’opinione pubblica, in primis quella ascolana

 

Pruscino, 42 anni, ha accusato un malore appena rientrato in cella dopo aver giocato a calcetto con altri detenuti. Immediati i soccorsi, poi è stato trasportato all’ospedale di Padova dove è morto.

 

Secondo la ricostruzione di dodici anni fa dei Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli, il bambino piangeva e lui l’avrebbe afferrato e scagliato più volte sul divano. Il bimbo, forse ancora vivo, venne poi messo in un sacchetto e abbandonato vicino a un bidone dell’immondizia.

 

Katia Reginella venne ritenuta anche lui colpevole di omicidio: per non averlo impedito e per aver aiutato il marito a disfarsi del cadavere di Jason.

 

Pruscino, di origine abruzzese, nel gennaio 2018 venne condannato dal Tribunale di Ascoli anche a sei anni e mezzo di carcere per violenza di gruppo su Katia Reginella oltre a un risarcimento di 20.000 euro.

 

 

 


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