di Antonietta Vitali
Se ci si aspetta di entrare al Teatro dell’Iride di Petritoli per visitare la mostra attualmente in corso, pensando di trovare opere di arte manuale di cui fermarsi ad ammirare forme, colori, fattezze, allora si resterà piacevolmente stupiti da tutt’altro.
Un’installazione sonora, questo troveranno i visitatori, assolutamente contemporanea e completamente coinvolgente. Una di quelle per cui, per andarle a vedere esposte in una grande città, si potrebbero organizzare addirittura dei pullman.
Dieci casse di amplificazione posizionate in diversi punti del teatro, dalle quali escono otto tipologie di fischi e il concept della mostra che trova, all’interno del teatro, la sua perfetta contestualizzazione volendo riferirsi ai fischi che, sostituendo il linguaggio verbale, erano il sistema di comunicazione di un tempo delle maestranze teatrali che in questo modo si avvertivano l’un l’altro riguardo cambi di scena, sipari e quant’altro necessario nel corso delle rappresentazioni teatrali.
Un’esperienza immersiva da godere appieno spostandosi in punti diversi all’interno del teatro fino ad arrivare sul palcoscenico, per scoprire effetti completamente diversi e ritrovarsi, ogni volta che si percepisce un fischio diverso, a rincorrerlo girandosi verso il punto da cui si pensa arrivi il suono.
L’opera dell’artista Margherita Raso si inserisce all’interno della quarta edizione di “Una boccata d’arte”, rassegna artistica inaugurata ieri in contemporanea in 20 regioni diverse italiane, ciascuna delle quali rappresentata da un borgo storico e che vede scelta come rappresentante della regione Marche in questa edizione 2023, appunto, Petritoli.
«È fatto reale – ha definito l’artista – che il fischio, appunto, era il mezzo di comunicazione tra gli addetti ai lavori, per i cambi di scena o il passaggio di diversi strumenti nel retroscena. Nella maggior parte dei casi, fino a metà del ‘900, erano lavoratori portuali, quindi esperti in nodi, non soffrivano di vertigine, e, come in mare aperto, in teatro era vietato fischiare a caso perché poteva significare la morte. Per una regola non scritta, ancora oggi nei teatri, tra le maestranze, è vietato fischiare. In questa installazione – ha concluso Margherita Raso – il fischio è anche legato al corpo assente, non c’è un performer che fischia ma è il teatro che restituisce i fischi collezionati negli anni».
«Un grande motivo di orgoglio – lo ha definito il sindaco di Petritoli, Luca Pezzani – perché è normale che essere scelti per una mostra così importante non può che farci piacere. L’autorizzazione a che l’installazione venisse fatta nel nostro teatro comunale è stata sottoposta da me ad un’unica condizione e cioè che lo stesso fosse fruibile, per tutto il tempo dell’esposizione, sia per i matrimoni sia per le visite guidate, condizioni perfettamente mantenute».
Ha dichiarato di aver partecipato con grande piacere all’inaugurazione il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, per il quale «l’interazione tra i nostri 40 Comuni della provincia è fondamentale. Siamo una sorta di città diffusa – ha riferito – siamo tutte piccole realtà e ragionare a compartimenti stagni è un limite che non ci fa utilizzare tutto il nostro potenziale. Invece è importante capire che se, ad esempio, Petritoli aumenta la sua offerta turistica, è un bene per tutto il territorio. È un discorso che vale per tutti i paesi, lavoriamo quindi per portare ai nostri borghi la svolta turistica che davvero può farci fare un salto in avanti».
«Quando parliamo di turismo – le parole di Marco Marinangeli, consigliere regionale – parliamo anche di arte, di pittura, di sport, di enogastronomia, tutte ricchezze dei nostri territori che attraverso eventi come quello di oggi cerchiamo di divulgare attraendo nuovi interlocutori. La Legge sui Borghi volge proprio verso queste intenzioni e ci dà ragione in termini di presenze turistiche di cui registriamo un significativo aumento».
La rassegna artistica di “Una boccata d’arte” è promossa da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e la partecipazione di Threes. Curatore della mostra, che sarà visitabile a Petritoli fino al 24 settembre, è Riccardo Tonti Bandini, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino che ha riferito «penso che una boccata d’arte sia un progetto molto particolare, molto specifico, in cui l’artista deve confrontarsi con uno spazio urbano, quello del borgo, all’interno del quale deve sfidare se stesso mettendosi in gioco, trovando una formula di arte contemporanea che si sposi con il contesto urbano. L’opera di Margherita Raso è nata dopo una lunga ricerca e va a sposarsi con un elemento caratteristico della nostra regione, il teatro. Siamo famosi in Europa per l’alta densità di teatri presenti quasi in ogni paese, il teatro è una peculiarità proprio culturale del popolo marchigiano e rappresenta la nostra voglia di stare insieme».
Un ringraziamento particolare è stato rivolto da Daniela De Carolis, consigliera comunale con delega alla cultura a Edoardo Vitali, tecnico del suono, Federico Riconi, Giancarlo Fabiani, Giuseppe Basili, Associazione Culturale Sàpere Aude, Andrea Marziali, Secondo Detti, Savini Federico di Azienda Agricola Savini, Erri Morlacca di Jester Birrifico Agricolo, Cantina Caponi&Marsili, Elena Jones, Tobias Koch, Mia Sanchez, Stanislav Sharifullin, Marta Zanoni, Fanta-Mln Milano.
Presenti all’evento anche il comandante della Compagnia Carabinieri di Fermo, Nicola Gismondi, il sindaco di Ortezzano, Carla Piermarini, e il sindaco di Grottazzolina,Alberto Antognozzi.
Dei cartelli affissi in vari punti del centro storico e realizzati con una particolare grafica, stuzzicano le menti verso qualcosa che a teatro è da visitare.
Gli orari in cui poterlo fare sono i seguenti:
Orari di apertura:
venerdì 16 – 19,30 / sabato-domenica 10 – 12,30, 16 – 19,30.
Tutti gli altri giorni su appuntamento. Telefonare: 392 7524114 (Federico Riconi); 339 7030530 (Giancarlo Fabiani).
Aperture straordinarie “Festa delle Cove”: 8 – 9 agosto dalle 17 alle 19,30.
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