di redazione CF
Nel corso dell’ultima settimana, con l’entrata nel vivo della stagione estiva, sono stati implementati i servizi interforze volti a contenere il fenomeno della cosiddetta “malamovida” lungo il litorale fermano.
Le attività, concentrate prevalentemente nelle fasce tardo- serali e notturne – dalla mezzanotte all’alba – hanno viste impegnate pattuglie delle forze dell’ordine, ovvero della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, con il concorso della Polizia Municipale di Porto San Giorgio. Complessivamente sono state impiegate diverse decine di unità con il supporto dei cani antidroga della Guardia di Finanza.
Soddisfacenti in termini di efficacia preventiva i risultati raggiunti, con più di 280 persone identificate, alcune delle quali con precedenti di polizia, soprattutto in materia di spaccio di stupefacenti e lesioni personali e 177 autoveicoli controllati. Le attività si sono concentrate principalmente nei luoghi di maggiore aggregazione di persone, con particolare riferimento ai numerosi concerti organizzati nelle piazze delle città rivierasche. In particolare, molta attenzione è stata rivolta al comune di Porto San Giorgio, in occasione della festa della “Pro Loco” dello scorso fine settimana.
Sono stati anche controllati 9 esercizi pubblici. In uno di questi, peraltro, un bar del litorale, dei 4 avventori presenti all’interno, uno di essi, un magrebino di 27 anni, ha richiamato l’attenzione del cane antidroga dell’unità cinofila della Guardia di Finanza. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di due involucri occultati nei calzini, uno contenente mezzo grammo di cocaina e l’altro 1 grammo e mezzo di hashish. L’uomo, già sottoposto alla misura dell’avviso orale del Questore veniva sanzionato amministrativamente per la detenzione di droga per uso personale. Nel corso dei servizi, inoltre, venivano segnalate amministrativamente alla Prefettura altre 5 persone sorprese in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish, marijuana e cocaina.
In alcuni chalet, infine, sono stati effettuati dei servizi volti a verificare l’eventuale somministrazione di alcool ai minori. Al riguardo sono state identificate alcune decine di giovani intenti a consumare bevande alcoliche acquistate negli stessi chalet, ma fortunatamente sono risultati tutti maggiorenni, anche se, in alcuni casi, solo di pochi mesi.
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