Zavattaro racconta Karol Wojtyla: appuntamento il 7 luglio a Grottazzolina con il festival Storie

GROTTAZZOLINA - Il vaticanista del Tg1 parlerà di Giovanni Paolo II, sarà proiettato il filmato ''Karol Wojtyla: un Papa nella storia'' e saranno mostrare le immagini di quando Zavattaro diede, in diretta da Bruno Vespa, la notizia della morte del Papa

Fabio Zavattaro

Il festival ”Storie” approda a Grottazzolina con Fabio Zavattaro, storico vaticanista del Tg1, che racconta la vita di Giovanni Paolo II. L’evento si svolgerà, venerdì 7 luglio alle ore 21.30 (ingresso libero), nel suggestivo Castello Azzolino in centro storico a Grottazzolina.

Ad intervistare Zavattaro sarà il giornalista Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana). Si tratta della quinta data del ricco festival che in 7 mesi porterà 33 spettacoli in 11 borghi del Maceratese e del Fermano, con la direzione artistica del maestro Saverio Marconi e di Manu Latini. L’idea e l’organizzazione sono a cura dell’associazione culturale Progetto Musical.

Dice Fabio Zavattaro di Giovanni Paolo II: «Ha fatto l’operaio, il marinaio in clandestinità. Ha conosciuto nazismo e comunismo, è stato protagonista, come arcivescovo di Cracovia, della storia della sua Polonia. È stato eletto Papa nel 1978, il primo Papa non italiano dal 1522». La storia di Karol Wojtyla, l’uomo, il Papa, il Santo ripercorsa con le parole di Fabio Zavattaro, vaticanista del Tg1, l’inviato che meglio di chiunque altro ha seguito Giovanni Paolo II. Da vero fuoriclasse, Zavattaro per anni ha raccontato le dirette della Rai da piazza San Pietro e dal mondo. A Grottazzolina sarà proiettato il filmato “Karol Wojtyla: un Papa nella storia”. E saranno mostrate le immagini, entrate nella storia, di quel 2 aprile 2005 quando – durante Porta a Porta condotto da Bruno Vespa – fu proprio Zavattaro a dare la notizia al mondo intero della morte di Giovanni Paolo II. «Nel corso dei suoi 26 anni di Pontificato, Papa Wojtyla nominò ben 1337 beati e 482 santi».

”Storie” mette in rete ben 11 borghi delle province di Fermo e Macerata che hanno vissuto nel 2016 il dramma del terremoto: 33 appuntamenti nei teatri storici, nelle piazze, nei siti più suggestivi di Belmonte Piceno, Grottazzolina, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano della provincia di Fermo; Caldarola, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’Angelo in Pontano della provincia di Macerata. Un fazzoletto di terra che unito somma poco meno di 16.000 abitanti. La sinergia coinvolge: Regione Marche, Camera di Commercio, Unione Montana dei Monti Azzurri, Unione Montana dei Sibillini, Province di Fermo e di Macerata, Sistemi turistici di Fermo e di Macerata, Carifermo, Banca del Piceno, alcune fondazioni bancarie e decine di partner privati.


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