Captazione idrica, Treggiari: «Rivedere il progetto: si prelevi il minimo dal Tenna, il resto da Gerosa»

FIUME - L'ex sindaco di Amandola: «C'è ancora la possibilità che tutto ciò, alla luce delle criticità progettuali che sono state evidenziate anche in Regione, malgrado il silenzio assordante di tutti i Comuni della vallata, possa ancora essere bloccato da una ferma e decisa volontà politica»

L’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari

«Quel progetto del prelievo sul Tenna, di 200 litri al secondo, che prevede il sollevamento e successivo trasporto dell’acqua verso i lidi piceni, non è sostenibile né sotto l’aspetto economico né sotto quello tecnico. Il costo della condotta, lunga nove chilometri per mezzo metro di diametro, che porta il prezioso liquido dal Tenna sino al potabilizzatore di Gerosa, è lievitato, dopo l’aggiornamento del progetto stesso, a quasi venti milioni di euro». A parlare, e a criticare ancora una volta il progetto di captazione idrica dal fiume Tenna, è l’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari.

«Gli enormi costi di realizzazione dell’intervento e quelli successivi, pesanti, per la gestione del sollevamento idrico, non giustificano il gravoso impegno di risorse. La Ciip cerca di stemperare  le nostre preoccupazioni affermando che, malgrado la concessione del prelievo sia alquanto consistente, in realtà si limiterà a sollevare solamente cento litri al secondo per cinque giorni all’anno. E allora perché spendere venti milioni di euro per soli 42.000 metri cubi di acqua a fronte della possibilità di averne 3 milioni a disposizione legalmente autorizzati? Io credo, invece, che sarà pressoché impossibile fare ristagnare l’acqua nella condotta, per lunghi periodi con il rischio di possibile sviluppo di agenti patogeni, pericolosi per la salute umana, da cui la necessità di continuità di funzionamento dell’acquedotto stesso».

«C’è ancora la possibilità che tutto ciò, alla luce delle criticità progettuali che sono state evidenziate anche in Regione, malgrado il silenzio assordante di tutti i Comuni della vallata, possa ancora essere bloccato da una ferma e decisa volontà politica. L’auspicio è che la Ciip sposi il desiderio dell’intera popolazione e che si limiti a prelevare, se è vero ciò che dicono, la minima quantità richiesta al Tenna, per intero, e ad integrazione di quella prevista, dall’invaso di Gerosa. Sarebbe una vittoria per tutti, anche per la stessa Ciip che dimostrerebbe così amore e rispetto per il proprio territorio servito».


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