Le attrattive della professione dell’archeologo nel XXI secolo

ARCHEOLOGO - Vediamo oggi come possa essere attuale questa professione che studia l’antico, e il perché i ragazzi potrebbero trovarla interessante tanto da sceglierla come lavoro futuro

 

Scoprire resti di antiche civiltà del passato, ricostruire il modo di vivere di chi ci ha preceduto, ha una sorta di piacevole retrogusto, che va oltre il sapere che qualcuno ha abitato questo pianeta nei secoli andati. Regala una lezione di umiltà che noi, pionieri del XXI secolo, faremmo bene ad imparare. Per questo il mestiere dell’archeologo è molto affascinante. Rappresenta un colloquio con quel passato dal quale abbiamo molto da apprendere.

E allora vediamo oggi come possa essere attuale questa professione che studia l’antico, e il perché i ragazzi potrebbero trovarla interessante tanto da sceglierla come lavoro futuro.

Gli strumenti del mestiere

La figura dell’archeologo, che con pennellino e lente di ingrandimento scava e studia i reperti rinvenuti, è un po’ desueta. I professionisti dell’archeologia oggi affiancano a strumenti classici, come picconi, carriole, pale, ecc., foto satellitari, magnetometri, radar, droni e strumenti digitali vari. Consentono loro di sondare con precisione il terreno, per capire dove scavare e cosa aspettarsi di trovare.

Grazie ad essi è più semplice mappare i siti archeologici ed effettuare ricerche non invasive, che rendono sempre più possibile sottrarre al sottosuolo testimonianze integre del passato. Molti giovani potrebbero essere attirati dai risvolti moderni di questa professione, che permettono di ottenere risultati sempre più precisi e interessanti.

Voglia di scoperta e avventura

Fare l’archeologo significa esplorare e scoprire i segreti del passato e visitare nuovi luoghi. Significa abitare nuovi mondi, anche se solo col pensiero, e ritrovarne il fascino e la bellezza. Nei giovani questa voglia di scoperta e avventura è ancora forte. Se negli anni passati sembrava avessero abbandonato i musei, ora stanno ricominciando a frequentarli; vengono spronati anche dal contributo che riesce a dare a tali strutture la tecnologia digitale, che fa da trait d’union tra moderno e antico.

L’importanza del digitale nel mondo dell’archeologia viene ribadita da molte figure importanti del settore, tra le quali troviamo il dirigente UNESCO Mounir Bouchenaki.

“Le opportunità offerte dall’innovazione digitale costituiscono un grande valore aggiunto per promuovere la conoscenza” afferma nell’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore e riportata nell’articolo L’archeologia sa guardare al futuro, tra patrimonio e sviluppo; se vi interessa dategli uno sguardo.

Fare l’archeologo: una professione che apre la mente

Viaggiare in tutto il mondo permette di entrare in contatto con tante culture, sia passate che presenti. Questo porta a interagire con popolazioni, usi e costumi diversi dai nostri. Conoscere il modo di vivere di altri popoli apre la mente, libera dai pregiudizi e permette all’umanità di crescere, favorendo un dialogo interculturale che non potrà che arricchire il bagaglio di conoscenze di ognuno di noi. 

È un’opportunità non da poco, che l’archeologia offre ai giovani e a chiunque abbia voglia di intraprenderne gli studi. Aiuta a eliminare barriere e confini, a buttare giù i muri eretti dall’ignoranza e dalla mancanza di attenzioni verso il prossimo.

Archeologia e cultura

Oggi l’interesse crescente per l’archeologia si riscontra anche dalle iniziative culturali che la coinvolgono. Una su tutte è quella che si terrà a Belmonte Piceno. In questo bel Comune marchigiano, il 6 luglio, prenderà il via Picenum3, l’iniziativa che unisce la storia e l’archeologia allo spettacolo e ai social network. 

Il suo intento è quello di promuovere, tramite visite guidate ai siti archeologici della zona, iniziative teatrali e musicali, mostre e social network, la conoscenza della storia e della cultura della regione del Piceno. In tal modo si intende dimostrare come il patrimonio culturale italiano possa essere valorizzato dal connubio di discipline tanto diverse tra loro.  E, inoltre, si svecchia una scienza come l’archeologia, che perde la sua maschera di disciplina d’élite per mostrare il suo volto innovativo a chiunque abbia voglia di osservarlo.

Iscriversi alla facoltà di archeologia

Scegliere di iscriversi alla facoltà di archeologia significa, quindi, non solo studiare una disciplina che ben soddisfa la voglia di viaggio, mistero e avventura. Significa anche interagire e conoscere culture diverse, aprire la mente al rispetto dell’altro. Vuol dire proteggere la storia, quella di ognuno di noi, in quanto rappresentanti della civiltà umana, per imparare da essa a creare un mondo migliore.

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