Paziente colpisce al volto la dottoressa del 118 e rompe gli occhiali all’autista dell’ambulanza

Arrivano per soccorrerlo dopo un incidente stradale. E lui, di tutta risposta, colpisce la dottoressa del 118 al volto, causandole una lesione all’orbita oculare, e rompe gli occhiali all’autista dell’ambulanza.

Un fatto che torna a puntare i riflettori sulla sicurezza dei sanitari, soprattutto quelli impiegati nel ramo dell’emergenza-urgenza, dal Pronto soccorso alla strada.

L’increscioso episodio, come confermato dal direttore facente funzioni del Pronto Soccorso, Antonio Ciucani, è avvenuto ieri. E il direttore dell’Ast di Fermo, Gilberto Gentili, già al corrente dell’accaduto, contattato al telefono, esprime «piena solidarietà alla dottoressa e, più in generale, a tutti gli operatori sanitari e ai volontari che subiscono atti di violenza, di qualsiasi tipo. Auguro alla dottoressa una pronta guarigione ringraziando lei e tutti coloro che, professionisti e volontari, ogni giorno si prodigano con assoluta abnegazione, per garantire la salute della collettività».

Tornando ai fatti, ieri un uomo coinvolto in un incidente stradale nel Fermano avrebbe colpito la dottoressa del 118 accorsa in suo aiuto con un colpo che ha raggiunto il medico al volto, procurandogli una lesione all’orbita dell’occhio. Non contento avrebbe anche rotto gli occhiali all’autista dell’ambulanza arrivata sul luogo del sinistro. «Siamo dinanzi all’ennesimo episodio di violenza fisica, per non parlare di quelli, innumerevoli, di violenza verbale, che gli operatori sanitari si trovano a dover subire – stigmatizza il fatto, il direttore del Pronto Soccorso, Antonio Ciucani – non posso non esprimere solidarietà alla collega e al volontario, e rammarico per quanto accaduto. Quel paziente ha provocato una lesione all’orbita dell’occhio alla dottoressa del 118 e ha rotto gli occhiali all’autista dell’ambulanza. Purtroppo episodi del genere non accennano a diminuire, nei confronti di operatori sanitari e volontari, e questo molto probabilmente incide in maniera negativa sulla crisi di personale che il settore dell’emergenza-urgenza soffre ormai da troppo tempo».