I maccheroncini di Campofilone Igp sposano il tartufo nero di Force: matrimonio del gusto che promuove il territorio

CAMPOFILONE - Il felice connubio ieri sera, a Marina di Campofilone, durante una serata organizzata dal Comune in cui niente è stato lasciato al caso. Protagonista della cena, lo chef Aurelio Damiani che sapientemente ha trasformato le eccellenze del territorio in un menù da ristorante stellato, Il tutto assaporato al tramonto, in riva al mare

di Serena Murri

I maccheroncini di Campofilone Igp sposano il tartufo nero di Force. Il felice connubio ieri sera, a Marina di Campofilone, durante una serata organizzata dal comune di Campofilone in cui niente è stato lasciato al caso.

Protagonista della cena, lo chef Aurelio Damiani che sapientemente ha trasformato le eccellenze del territorio in un menù da ristorante stellato, il tutto assaporato al tramonto, in riva al mare. Il menù che ha allietato i palati dei commensali? Filetto di maiale, crema di patate di Palmiano e tartufo nero estivo di Force, pane all’anice verde di Castignano e pomodorini confit della Valdaso, maccheroncini di Campofilone Igp con ragù di carni bianche e tartufo nero estivo di Force, reale di vitello brasato al vino cotto di Lapedona e melanzane arrostite della Valdaso, savoiardi con infuso di zafferano di Roccafluvione e crema chantilly, accompagnati da Deviango e vino Rosso della cantina Di Ruscio. Ad aprire la serata, i cocktail realizzati con la frutta dell’azienda La Golosa di Montelparo di Maurizio Curi. E quando si parla di promozione del territorio, non si può non menzionare Tu.ris.marche con Danilo Federici e Andrea Marsili che collaborano in ambito turistico con il comune di Campofilone.

Seconda edizione, dopo quella dell’anno scorso con il tartufo di Amandola, del matrimonio del gusto per il sindaco Gabriele Cannella che continua a credere nel progetto: «I matrimoni sono sempre belli, soprattutto quelli culinari scelti da grandi chef. Ho incontrato Luigi Contisciani e, dopo due minuti, avevamo già stilato il progetto che ci vede partner e speriamo che sia un matrimonio che durerà a lungo». Un feeling confermato da Luigi Contisciani, presidente Bim (Bacino Imbrifero Montano del Tronto): «Siamo i promotori di un territorio più vasto del Piceno e del Fermano, un territorio importante quando si parla di enogastronomia».

Campofilone ha messo in campo un progetto sul mondo del tartufo insieme a Gianluca Carrabs, curatore della guida all’interno della quale è stata realizzata una mappa che individua i 30 principali festival legati al tartufo in Italia, già presentata alla Borsa Mediterranea del turismo di Napoli ed è in questa direzione che il Comune della Valdaso si sta muovendo a livello promozionale.

L’assessore al turismo, Ercole D’Ercoli, sta lavorando proprio in questa direzione: «Al tavolo con noi c’è il nord delle Marche, realtà molto importanti da numeri impressionanti. Con questo matrimonio del gusto, per noi era importante creare l’occasione con altre realtà per confrontarci e cercare di far crescere il nostro piccolo territorio. Le condizioni ci sono tutte. Lavorare in questo contesto non dispiace affatto. Siamo piccole realtà affacciate sul turismo balneare da poco. Il merito va agli imprenditori anche perché se un’amministrazione non avesse alle spalle professionisti seri e una filiera istituzionale regionale che riesce a fare rete e a parlare la stessa lingua, un territorio non crescerebbe e non potremmo affacciarci su ribalte internazionali come stiamo facendo». Come ricordato dal sindaco Cannella una serata come quella di ieri non sarebbe stata possibile senza la collaborazione di tutte le associazioni locali, grazie alle quali quest’anno si festeggeranno i 60 anni della sagra dei maccheroncini Igp.

Anche la Regione è vicina a questo appuntamento, come dimostrato dalla presenza del consigliere Marco Marinangeli: «Partiamo dal presupposto della promozione e del turismo, sapendo che abbiamo potenzialità infinite. Ora si tratta di capire come metterle in rete e coordinarle, non solo creando comparti ma creando sviluppo ed economia. Sono scelte legate fra loro, che vanno nella direzione giusta ma c’è da fare tanto di più. Molto è stato fatto per il turismo, creando l’agenzia Atim con obiettivi dinamici per cavalcare il cambiamento del mercato turistico attraverso formule molto snelle, o con la legge sull’enoturismo per valorizzare le cantine, luoghi per promuovere realtà territoriali. Dobbiamo avere chiaro in mente che noi abbiamo delle eccellenze». A fine serata si è unito alla conviviale anche il direttore di Atim, Marco Bruschini.

Grato per l’occasione concessa, il sindaco di Force, Amedeo Lupi: «Ringraziamo per questo matrimonio tra la nostra Force, la montagna, e quindi il suo tartufo, e il mare. E’ un onore essere qui a rappresentare il nostro prodotto». Fra i sindaci e gli amministratori presenti, alcuni provenienti anche da Gabicce e Senigallia. Presenti anche il sindaco di Castignano, Fabio Polini, con l’anice inserito nel menu, e la sindaca di Altidona, Giuliana Porrà. Non potevano mancare, alla serata che «permette di fare promozione del territorio» Quinto Sagripanti dell’Unpli provinciale, e Marco Silla, presidente Unpli regionale: «La promozione del territorio è il nostro dna anche con le Pro loco».


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