Il salumificio Ciriaci festeggia il territorio con la “Cena sull’Aia” (Video e Foto)

ORTEZZANO - l'imprenditrice Graziella Ciriaci, a margine della festa di ieri sera: «Noi siamo il nostro territorio, per questo ogni momento della Cena sull’Aia non parla solo della nostra storia, ma anche di quella delle aziende agricole che popolano queste belle colline e dei tanti agricoltori che ogni giorno sono al fianco della nostra filiera produttiva con sacrificio e onestà. Questa festa è pensata proprio per onorare il loro lavoro e nel ricordo delle nostre radici»
Salumificio Ciriaci - Cena sull'Aia 2023

Da sin. Graziella Ciriaci e il sindaco Carla Piermarini

Il salumificio Ciriaci festeggia il territorio alla “Cena sull’Aia”. Un casolare di campagna, un’aia e oltre trecento ospiti per celebrare il rito contadino della cena sull’aia, appunto, come tradizione della storica contrada San Massimo di Ortezzano. Presenti, ieri sera, anche diversi sindaci con, in testa, quella “di casa”, il primo cittadino di Ortezzano, Carla Piermarini. 

E’, infatti, una tradizione di famiglia che nasce da Benito ed Elvira Ciriaci quella di festeggiare il lavoro dei campi con una festa di mezza estate. Questa l’idea alla base dell’evento Cena sull’Aia realizzato dal salumificio Ciriaci e giunto alla quinta edizione. Anche quest’anno la cena, ieri in contrada San Massimo, nell’aia di fronte alla storica e omonima Chiesetta, ha fatto registrato il tutto esaurito con due settimane di anticipo rispetto alla data dell’evento, un appuntamento ormai fisso, non solo per la gradevolezza della serata, ma anche per il racconto del territorio della Valdaso che essa rappresenta.

Una cena per valorizzare i prodotti Igp delle Marche

Un evento pensato per valorizzare la tradizione delle Marche con un’attenzione particolare ai prodotti Dop, Igp e Docg, ad iniziare dal ciauscolo Igp del salumificio Ciriaci. Tutto il menu è stato pensato per promuovere prodotti locali, le loro filiere ma anche ricette e consumi antichi. «Noi siamo il nostro territorio – spiega Graziella Ciriaci – per questo ogni momento della Cena sull’Aia non parla solo della nostra storia, ma anche di quella delle aziende agricole che popolano queste belle colline e dei tanti agricoltori che ogni giorno sono al fianco della nostra filiera produttiva con sacrificio e onestà. Questa festa è pensata proprio per onorare il loro lavoro e nel ricordo delle nostre radici».

«Tra gli altri assaggi della cena, l’immancabile lonza profumata al ginepro, il lonzino con scorza d’arancio e – spiegano gli organizzatori dell’evento – un’edizione speciale della porchetta con pesca della Valdaso. Dopo il successo ad Expo Dubai, la galantina conquista la platea, con un sapore inconfondibile assicurato dalla ricetta originale del 1900. Non c’è festa senza brace. Per questo il menu della la Cena sull’Aia si conclude ogni anno con una grigliata di carni di maiali marchigiani tra cui spicca la succulenta salsiccia che rende ogni giorno riconoscibile il sapore delle carni Ciriaci grazie al sapiente trito di carni impreziosito dagli aromi del vino Passerina Igp. Non solo salumi e carni Ciriaci, ma anche prodotti di aziende enogastronomiche rappresentative del territorio. E’ il caso della distilleria Varnelli con i suoi liquori e dell’oleificio Palotti, dei giovani Francesco ed Elia, che ha profumato bruschette e brace con ottimi oli mono-varietali di “ascolana tenera” e piantone di Mogliano.
A gran voce si può affermare che la cucina a cura di Gianni Lamponi è riuscita a far rivivere agli ospiti le emozioni di sapori veri autentici, gli stessi che ispirano ogni giorno il lavoro della famiglia Ciriaci».

Salumificio Ciraci, dal 1937 slow e green

«E’ una scelta d’amore quella della famiglia Ciriaci che dal 1937 – ricordano dall’azienda – lavora sul territorio nello storico stabilimento di Ortezzano. La scelta di organizzare questo evento estivo è dettata anche dalla volontà di far conoscere la sede produttiva, immersa nel verde delle colline marchigiane dove il vento del mare e l’aria fresca della montagna creano un microclima ideale per la stagionatura dei salumi. Solo maiali italiani, pepe in grani macinato al momento, erbe aromatiche e sale marino per insaporire i salumi dell’azienda. Ma è il tempo l’ingrediente segreto del salumificio Ciriaci, il tempo, necessario alla stagionatura di lonze, lonzini, pancette, prosciutti, salami e salsicce. Con pazienza gli insaccati vengono spostati ciclicamente in diversi ambienti, regolati con umidità e temperatura variabile per emulare le stagioni dell’anno e aspettare la giusta asciugatura. Oltre 100 ettari di colture biologiche assicurano la filiera aziendale con tutti gli sforzi che questo regime agricolo porta con sé in un momento climatico come l’attuale. Investire nella sostenibilità è il mantra dell’azienda; sostenibilità del lavoro e ambientale con impianti produttivi alimentati ad energie rinnovabili per ridurre al minimo le emissioni, anche nel rispetto delle campagne in cui lo stabilimento è immerso. Ieri come oggi, nei laboratori del salumificio si lavora con artigianalità e consapevolezza della necessità di tramandare saperi e sapori».

«La nostra risorsa più grande sono i giovani – continua Graziella Ciriaci – noi siamo fieri di averne oltre il 50% nello staff, ragazzi appassionati e rispettosi che ogni giorno si formano sul campo seguendo uno specifico protocollo di incoming working fulcro della politica aziendale Ciriaci. I miei figli Elisa e Paolo sono al mio fianco nelle sifde di ogni giorno per garantire continuità all’azienda e rispetto per la filiera produttiva locale che noi con orgoglio alimentiamo».

Il Format e i protagonisti dell’evento
“Cena sull’Aia” è un format ideato per il Salumificio da Laura Di Pietrantonio (event planner) e reso possibile ogni anno grazie alla collaborazione di tutto “il vicinato”. Grazie al coordinamento dell’allestitore Miro Mascitti, ogni anno l’Aia si tinge di nuove suggestioni di luci e colori. Una grande festa che propone come divertente dress code il cappello in paglia, eccellenza tutta marchigiana, rappresentata dal cappellificio Tirabasso che fornisce agli ospiti cappelli in paglia tutti made in Montappone. Un evento corale di territorio in cui gli ospiti si immergono nel tessuto enogastronomico locale tra divertimento e degustazioni.

I sindaci Carla Piermarini e Marco Rotoni


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